PASSEGGIATA SOTTO LE STELLE

Ieri sera è stato rinnovato l’appuntamento con la “Passeggiata sotto le stelle” che ha visto un cospicuo numero di persone, tra curiosi e studiosi provenienti da diverse parti della provincia, che non hanno voluto mancare a questa insolita serata. Dopo l’incontro in  piazza Duomo il gruppo ha iniziato il suo cammino di memoria dirigendosi verso il Calvario. Si tratta di un sito che si trova in una zona periferica rispetto al centro del paese, monumento ricco di storia sia a livello ecclesiastico perché ricorda la passione di Cristo, sia per Chiaramonte perché voluto e costruito ad opere dei padri gesuiti nell’800. Qui, ancora una volta si è potuto notare come quelle pietre, con quelle macchie di colore nero e giallo raccontino la loro antica storia. Il fiume di gente si è diretto verso il sito dell’antica chiesetta dedicata a Santa Elisabetta, madre di San Giovanni Battista. Purtroppo oggi non abbiamo niente di tangibile che faccia capire che ci si trovi davanti ad una chiesa e non davanti una casa se non su un angolo dove è visibile il piede della parastra mentre in alto si nota un pezzo di cornicione marcopiano con delle lesene.  Tante le chiese e chiesette a Chiaramonte tra scomparse ed attive, infatti si è continuato a ricercarle. Arrivati nel borgo dedicato a San Silvestro si è notato come la chiesetta, visitabile, presenta una facciata con pietra a vista e con rifacimenti sia medievali sia post terremoto. Qui la sosta ha visto un momento legato anche al personaggio letterario dell’’800  Guastella che scrisse aneddoti su questo santo poco ricordato e la lettura del testo è stata affidata alla voce di Giovanni Laterra introdotto da Marta Laterra.Inoltre gli organizzatori hanno voluto far rivivere un frammento della vita di piazza paragonandola a quella di oggi diventata virtuale. Tra vicoli e vicoletti si è arrivati nel punto più alto del paese dove era costruita la torre-castello dei Chiaramonte e da questo impervio luogo si godeva di una bella vista con: da un lato il retro della facciata di San Giovanni Battista e dall’atro lato la facciata di Santa Maria di Gesù.  La ricerca delle chiese non finisce qui, infatti tutti saranno sorpresi nel vedere come la facciata di una casa presenti elementi architettonici tipici di una chiesa e a questa era affiancata la costruzione di un collegio di cui oggi resta solo l’intitolazione della strada. Infine nella via dedicata a Santa Caterina verrà fatto un cenno su questa bellissima chiesa distrutta definitivamente nel XX secolo che presentava il nartece, gli stucchi del Gianforma, ecc… Inoltre un accenno è stato fatto sul carcere borbonico che riduceva di molto la piazza Duomo di cui ancora oggi sono reperibili, come fonti storiche, delle foto. Per concludere la serata il signor Vittorio Zaffarana  ha letto una poesia dialettale scritta da Comitini  e dedicata allo zio “Don Carruzzo” personaggio noto a Chiaramonte che ha fatto sorridere i presenti ricordando, con l’aiuto delle parole lette, quest’uomo da tutti nominato. Ricordiamo che tutto è stato possibile grazia a Luisa Fontanella, al professore Giuseppe Cultrera e Salvatore Marletta oltre all’Amministrazione,  con in   testa il sindaco Fornaro che ha partecipato, e padre Nobile.

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