PASSALACQUA RAGUSA: FUGA PER LA VITTORIA

Lpa Ariano Irpino: Paparo 5, Calandrelli 3, Marciano, Aversano 3, Albanese, Maggi 2, Dominguez 7, Grasso 4, Micovic Ma. 9, Narviciute 7. All. Claudio Agresti.

Passalacqua Ragusa: Micovic Mi. 9, Caliendo 7, Mazzone n.e., Chimenz n.e., Galbiati 8, Mauriello 10, Papamichail 8, Sarni 5, Soli 8, Valerio 4. All. Nino Molino.

Arbitri: Domenico Capozziello di Brindisi e Christian Mottola di Taranto

Parziali: 9-14, 21-33, 27-45 

Sei giornate alla fine, cinque partite da giocare, quattro punti di vantaggio sulla più diretta inseguitrice con la differenza canestri a favore:  la settima di ritorno va in archivio lasciando la sensazione di aver dato la spallata forse definitiva al campionato. La Passalacqua Ragusa, scesa in campo sapendo già del risultato del derby di La Spezia, ha sbancato il palasport di Ariano Irpino e ora una sola difficoltà sembra frapporsi sulla sua strada: mantenere alta la concentrazione in un ambiente che già vive momenti di grande entusiasmo e che inizia ad assaporare un traguardo, che pur in una città dalle grandi tradizioni cestistiche, non è stato mai raggiunto.

Ad Ariano, contro una squadra che all’andata aveva messo in difficoltà la capolista e che aveva caratteristiche che il quintetto di coach Nino Molino poteva anche soffrire, la gara è stata in equilibrio solo nella prima parte del primo parziale. Poi le siciliane hanno preso il sopravvento, resistendo ai tentativi delle irpine di rientrare in partita grazie a un’applicazione in difesa che ha scavato la differenza nei momenti decisivi. L’inizio è tutto di marca campana. Narviciute, Marija Micovic e Dominguez fanno valere classe e centimetri (7-2 al 4’) con la Passalacqua che fatica a entrare in partita (1/8 da due, 0/3 da tre, un solo rimbalzo a referto contro i cinque delle padrone di casa). È solo un attimo di sbandamento. Ci pensa Agnese Soli a prendere per mano le compagne e, visto che da sotto si soffre, prende la mira da oltre l’arco e invita Milica Micovic e Paola Mauriello a imitarla. Un break di 9-0 consente alla Passalacqua di ribaltare l’inerzia (7-8 al 7’ il primo vantaggio con un libero di Pelagia Papamichail, 9-11 al 9’) e di prendere coraggio. Anche sotto canestro, le ragusane ora sono più reattive e già al 10’ anche il conto dei rimbalzi catturati vede avanti Ragusa. Il secondo quarto si apre con una tripla di Anna Caliendo e con Silvia Sarni che realizza cinque punti consecutivi costringendo al terzo fallo Claudia Alejandra Dominguez. Il divario aumenta anche perché Ariano smarrisce le sue certezze e la Passalacqua trova i primi punti anche di Virginia Galbiati e Lia Valerio. Al riposo si va sul 21-33 e al ritorno in campo la Passalacqua dimostra subito di voler chiudere partita (e forse campionato) con una difesa che lascia solo sei punti alle avversarie e costringe al 24’ al quinto fallo Dominguez. Galbiati realizza sei punti consecutivi porta la Passalacqua a più 19 (24-43 al 24’), imitata da Caliendo un minuto dopo (26-45). Il margine di 19 punti sarà quello finale che consente alla Passalacqua di allungare in classifica.

Le statistiche premiano la grande prestazione di Agnese Soli (2/2 da tre, 2/2 ai liberi, tre rimbalzi, una palla recuperata, due assist), seguita, a livello individuale, da Lia Valerio e Anna Caliendo che hanno saputo dare sostanza e qualità nei momenti in cui Molino ha chiesto il loro apporto. Ma, ancora una volta, è stata tutta la prestazione della squadra che merita di essere incorniciata e con numeri che molte squadre maschili possono solo tentare di avvicinare come il 50% nel tiro da tre (8/16) addirittura migliore del tiro da due (29,3%). Ottima anche la prestazione a rimbalzo (48 palloni catturati contro 32) al cospetto di una squadra che per larghi tratti ha lasciato tre lunghe sul parquet.

«La grande difesa – dichiara coach Nino Molino – è stata la chiave della partita. Nel terzo e nell’ultimo parziale abbiamo concesso davvero poco, applicandoci con una concentrazione massimale e lasciando ad Ariano solo 40 punti. All’inizio abbiamo commesso qualche errore di troppo in tiri anche da sotto o abbastanza facili rischiando di innervosirci. Abbiamo però trovato subito il giusto equilibrio che ci ha consentito di disputare un’ottima partita. Sapevamo il risultato del derby di La Spezia ma ci siamo concentrati solo su Ariano perché era un avversario che poteva metterci in difficoltà. Del resto, dal primo giorno stiamo pensando solo a vincere le nostre partite e grazie a questo atteggiamento siamo a questo punto e abbiamo tutta l’intenzione di continuare così».

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