PASQUA TUTTA CULTURA A SCICLI

 

Arte a tutto campo a Scicli in occasione della Pasqua. Inaugurate ieri sera due mostre di grande rilievo che innalzano l’offerta culturale integrata della città barocca. Alle Quam (Quadrerie del Monastero – 1660) al via la monografica “Omaggio a Mario Schifano”, mentre il centro esposizioni Chiaroscuro ha inaugurato l’eccezionale mostra dedicata all’Arte Africana. Nel cuore del centro storico di Scicli, città patrimonio dell’Umanità, due iniziative culturali accompagneranno turisti e visitatori durante il periodo delle feste pasquali, contribuendo ad aumentare le presenze che culmineranno nel giorno di Pasqua con la processione del “Gioia”, il Cristo risorto. Ieri alle Quam, fin dall’apertura un nutrito pubblico di appassionati, critici ma anche semplici cittadini hanno avuto modo di apprezzare le oltre 40 opere esposte di Schifano, dalle tele degli anni Sessanta ai noti “Paesaggi Anemici” degli anni Settanta. Ed ancora le “Corrispondenze”, cioè le bellissime buste postali dipinte (in parte inedite) fino alle famose Polaroid con interventi unici dell’artista che, come ha sottolineato il curatore Antonio Sarnari, rappresenta l’esponente più noto della pop art italiana, erede di Andy Warhol. Tra i presenti anche uno dei collaboratori più vicini del maestro Schifano, e cioè il fotografo Marcello Gianvenuti, uno dei testimoni diretti dell’incessante lavoro artistico. Sorpreso per lo spazio espositivo Quam e per l’allestimento della mostra che offre una panoramica esaustiva su Schifano, anche tramite contributi video e libri in consultazione, Gianvenuti  ha ricordato “l’eccezionalità dell’artista Schifano, il cui estro creativo era così forte e completo da far sembrare le sue personali delle collettive di tre o quattro artisti differenti, nel senso che ha saputo interpretare l’arte in modo sempre impegnato e variegato, in una continua ricerca senza sosta. Schifano non amava la mondanità, era una persona eccezionale, un artista ecclettico”. E a dare un ricordo diretto sull’arte ma anche sull’uomo Schifano è stato l’artista Franco Sarnari, esponente del Gruppo di Scicli: “Ho conosciuto Schifano nel 1964 e ho avuto modo di incontrarlo e confrontarmi con lui anche negli anni successivi. Ne ricordo il suo estro creativo, la ricerca delle immagini e dei segni da elaborare. Io credo che sia stato un personaggio che ha saputo trasmettere la sua arte in modo globale, la nostra lettura non può e non deve fermarsi alla singola opera ma il nostro sguardo deve andare alla complessità della sua produzione che tocca le corde della ragione e del sentimento”.  La mostra dedicata a Schifano sarà visitabile fino al 5 maggio. Resterà invece aperta fino al 21 aprile l’altra importante esposizione che si è inaugurata ieri sera presso il centro Chiaroscuro. Dedicata all’Arte Africana, con la cura di Luciano D’Amico, la mostra è una rarissima raccolta di 50 pezzi d’arte africana dal 500 d.C. alla metà del Novecento. Un modo particolarmente suggestivo per avvicinarsi ai linguaggi “artistici” africani e lasciarsi introdurre agli antichi riti, usi e tradizioni tribali seguendo un percorso guidato con musiche e video, topografia delle tribù e schede tecniche. Si tratta di  oggetti in terracotta, legno, bronzo provenienti da 15 tribù nei vari villaggi africani. Perlopiù sono oggetti di uso quotidiano ma anche interessanti maschere, sculture magiche, figure rituali, statuette dal forte valore simbolico. Tratti e stili che dall’Africa hanno viaggiato verso altre regioni del mondo, riuscendo ad influenzare molti degli artisti più importanti del vecchio continente. Entrambe le mostre hanno suscitato l’interesse degli attori Marco Bocci e Barbara Tabita, ma anche della regista Alessia Scarso, che proprio in questi giorni stanno girando in città il film “Italo” testimoniando, anche con la settima arte, quanto Scicli sia un contenitore culturale sempre in crescita. 

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