PARCO IBLEI: NUOVE PROIEZIONI DEL DOCUMENTARIO

Ancora diffusione e promozione di un territorio da salvaguardare e tutelare. Il documentario “Iblei – storie e luoghi di un parco”, prodotto da Argo Software e realizzato da Extempora, con nuove proiezioni continua ad essere strumento e veicolo di conoscenza del territorio su cui nascerà il Parco degli Iblei. Il filmato, con la regia di Vincenzo Cascone, si propone infatti di evidenziare gli aspetti storici, ambientali ed etno-antropologici degli Iblei, lembo di Sicilia di immane bellezza e di grandissima varietà per specie di flora e fauna. Due città del Nord Italia, grazie a questo documentario, conosceranno l’area iblea. Sabato pomeriggio, per il ciclo “Documento”, il video è stato proiettato a Ferrara presso il circolo Arci Bolognesi. Si replica a Siena, il prossimo 16 marzo presso la sala cinema del Palazzo di Fieravecchia dell’Università degli Studi di Siena all’interno della manifestazione “LavoroCulturale.org”. Poi si torna in Sicilia, il prossimo 23 marzo, per la giornata del Fai, il Fondo Ambiente Italiano. In questo caso il documentario sarà proiettato al teatro Naselli di Comiso, in provincia di Ragusa. “Con questo documentario abbiamo cercato di far acquisire una maggiore consapevolezza verso la salvaguardia del territorio – spiega il regista Vincenzo Cascone – Entrando nel merito, ritengo che sia opportuna una conoscenza ampia delle aree su cui il Parco degli Iblei andrà ad apporre la sua tutela, zone che esigono il rispetto dell’uomo, salvate dalla corsa incosciente allo sfruttamento. Per questo motivo il nostro documentario vuole continuare ad essere un invito alla comune riflessione. Una riflessione che si sviluppa praticamente in ambito nazionale, a Ferrara come a Siena, e che dunque supera i confini provinciali per capire quale deve essere il vero rapporto con il territorio. Puntiamo sulla cultura o sull’industria che è in crisi? La valenza del Parco nazionale che tutela il territorio può essere un modo per risollevare la crisi? Siamo dinnanzi ad un agone dove non ci sono solo contrasti di opinione, ma elementi perché si possa aprire una riflessione di natura culturale più generale. Il territorio degli Iblei, che è oggetto del documentario, è minacciato da poteri forti, molto forti. Dobbiamo capire, una volta per tutte, se andare verso l’interesse collettivo o sacrificare parti di territorio per i poteri di una casta”.

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