Mentre l’azienda sanitaria continua a rivendicare risultati positivi nella riduzione delle liste d’attesa, sul territorio emergono episodi che sollevano interrogativi sulla reale efficacia del sistema. A portare all’attenzione pubblica una vicenda emblematica è il Comitato Civico Articolo 32, che segnala quanto accaduto nei giorni scorsi a un paziente dell’ospedale di Modica. «La mattina del 16 […]
OSPEDALE GUZZARDI, LA ROSA E BARRANO ILLUSTRANO TUTTE LE ANOMALIE
01 Dic 2011 15:00
“Le carenze dell’ospedale Guzzardi sono purtroppo così numerose da rendere necessario un elenco degli interventi che l’Asp, oltre a quelli già annunciati, dovrà cercare di attivare per rendere accettabile l’erogazione dei servizi sanitari nella nostra città”. Lo dichiarano i consiglieri comunali di Vittoria Andrea La Rosa (Grande Sud) e Daniele Barrano (Un nuovo inizio) dopo il confronto dell’altro giorno tra Amministrazione e capigruppo consiliari da un lato e il manager dell’Asp Ettore Gilotta dall’altro.
“Ci siamo resi conto – dicono i due consiglieri – che il confronto non è stato così proficuo come si vorrebbe far credere. Anche perché ai capigruppo presenti non è stata fornita la possibilità di elencare tutte le cose che non vanno”. La Rosa e Barrano parlano di una situazione molto preoccupante all’interno dell’ospedale vittoriese e avanzano una serie di richieste. “Per quanto riguarda il Pronto soccorso – dicono – sono necessari 1 medico, 1 infermiere e 1 ausiliario in più a turno, soprattutto in quello antimeridiano. Serve, poi, potenziare l’organico degli autisti considerato che era già di per se stesso carente ma se pensiamo che le autoambulanze del 118 di Chiaramonte e Comiso convergono tutte al Guzzardi, è ovvio che questo potenziamento si rende indispensabile. In più, l’applicazione del sistema del triage, in seno al Pronto soccorso, non è supportata da locali adeguati. Molto spesso manca la privacy necessaria e anche il personale che si interfaccia con i pazienti sembra non essere adeguatamente formato”.
Riflettori puntati anche sulle ambulanze. “Sono vecchie e obsolete – chiariscono La Rosa e Barrano – e pensare che vengono utilizzate per trasportare pazienti talvolta gravi, politraumatizzati, intubati, in altre strutture ubicate fuori provincia. Le ambulanze di cui stiamo parlando non sono affatto sicure sia come mezzi sia come dotazione di attrezzature con apparecchi elettromedicali”.
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