OPUS MUNDI: TANTE LE INIZIATIVE PER FAVORIRE IL DIALOGO FRA IMMIGRATI ED AUTOCTONI

Il Festival della Cittadinanza targato “Opus Mundi” prenderà il via il 15 Giugno a Comiso e si concluderà a S. Croce Camerina domenica 17 Giugno. Occasione di confronto propositivo fra cittadini immigrati e autoctoni, in dialogo con le istituzioni, le associazioni e gli operatori nei luoghi centrali, simbolici, istituzionali e sociali dei Comuni di Comiso, Acate e S. Croce Camerina. Insomma, un grande evento culturale dedicato alla cittadinanza, alla responsabilità sociale e al terzo settore. E’, inoltre, una festa del cittadino responsabile, di tutti coloro che vivono le proprie piccole e grandi azioni quotidiane con consapevolezza e rispetto per il bene comune. Di rilievo, poi, il Convegno che si terrà il 16 Giugno alle ore 18,00, presso il Castello dei Principi di Biscari ad Acate, che chiamerà a partecipare i Sindaci dei Comuni interessati, ma anche Sua Ecc. il Prefetto di Ragusa, Dott.ssa Giovanna Caglistro.

Bisogna ricordare che Opus Mundi è un progetto co-finanziato dall’Unione Europea e dal Ministero dell’interno a valere sul Fondo Europeo per l’integrazione dei cittadini dei Paesi Terzi. Partner del progetto sono stati la Provincia Regionale di Ragusa in qualità di capofila ed i comuni di Comiso, Acate e Santa Croce Camerina insieme ad ANMIL, Associazione nazionale invalidi e mutilati sul lavoro ed al COPE, Cooperazione Paesi emergenti.

Le attività hanno riguardato azioni di sensibilizzazione mediante un’intensa animazione territoriale con particolare riguardo al settore dell’agricoltura ed alle problematiche relative alla sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, esempio di ciò i corsi di Formazione rivolti ai lavoratori immigrati svoltisi presso le Aziende “Piombo” di Ragusa e “Colledoro” di Ispica.

E’ stata condotta, anche, un’importante azione di analisi della situazione lavorativa degli immigrati in Provincia di Ragusa con un focus sul settore agricolo. Inoltre con l’istituzione di Sportelli di Mediazione linguistica e culturale presso i tre comuni partner si è avuto modo di verificare, attraverso interviste anonime, le condizioni di vita degli immigrati, dando loro un’occasione di ascolto e di confronto con esperti mediatori.

 

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