Open Arms, il senato domani vota su processo a Salvini. Ecco il testo integrale della memoria difensiva

Riportiamo per intero la memoria difensiva di Salvini per quanto riguarda il processo Open Arms. Domani, infatti, si terrà la votazione in senato. Ecco il testo integrale:

“In tale contesto appare del tutto paradossale affermare che, per il solo fatto dell’ingresso della predetta nave in acque territoriali italiane e del contestuale omesso immediato rilascio del POS, possa configurarsi un reato di sequestro di persona.

Del resto, come già accennato, la natura strumentale delle scelte del Comandante della Open Arms è provata anche dal fatto che gli eventi dell’agosto 2019 appaiono del tutto similari a quelli risalenti al 16.3.2018 e coinvolgenti sempre la nave Open Arms condotta dal medesimo Comandante MARC REIG CREUS, rispetto ai quali la Procura della Repubblica di Ragusa aveva già chiesto all’epoca il rinvio a giudizio del comandante stesso, in un procedimento che vede il Ministero dellTntemo e la Presidenza del Consiglio dei Ministri già costituiti parte civile (cfr., richiesta di rinvio a giudizio Proc. Rep. presso il Tribunale di Ragusa RG 1216/2018 notizie di reato e verbale udienza del 5.2.2020). Io ho solo difeso l’interesse dello Stato italiano a dare esecuzione al decreto interministeriale del 1.8.2019 nonché al rispetto da parte degli altri Stati della vigente normativa intemazionale cui tutti sono obbligati in condizione di parità e reciprocità.

Al ritardo della SPAGNA di rilasciare il dovuto POS, si aggiunge il comportamento di MALTA, stigmatizzato dallo stesso Tribunale dei Ministri, che definisce a dir poco ”discutibile” e ”inqualificabile” il rifiuto di MALTA di far sbarcare tutti i migranti che erano a bordo della Open Arms (cfr. nota a pag. 52 della richiesta di autorizzazione a procedere).

Come infatti avevo rappresentato – sempre in questa sede – nella vicenda concernente la nave DICIOTTI ”…a fronte della palese violazione di un obbligo da parte di uno Stato membro dell’Unione, i rimedi necessari alla soluzione della controversiarientrano nell’ambito del perseguimento di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante (concreta attuazione degli obblighi internazionali da parte di tutti i membri dell’Unione Europea, applicazione del regime consuetudinario di soluzione delle controversie stesse: artt. 11 e 117 Cost.), nonché del preminente interesse pubblico a un corretto controllo e ad una corretta gestione dei flussi migratori, ed infine ad una piena tutela dell’ordine pubblico; tutti rimessi direttamente al Governo ed ai Ministri responsabili….”

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