OLIO E CULTURA: UNA BELLA SFIDA DEI FRATELLI APRILE

Un’originalissima trovata quella dei Fratelli Aprile, produttori siciliani di olio d’oliva. Nell’intento di unire l’amore per la terra, per l’arte e per la cultura, hanno scelto di“adottare” gli ulivi di Santo Spirito di Scicli, la chiesetta in cima al colle di San Matteo, nel 2010 recuperata dall’abbandono grazie all’operato del Gruppo Asterisco. L’unione di terra, cibo e arte, per la città di Scicli, è un vero e proprio investimento, che valorizza le eccellenze del territorio in maniera totale.

La scelta dell’etichetta che contraddistinguerà l’olio dei fratelli Aprile (Olio Santo Spirito) è stata scelta in occasione della prima edizione della GAF – Giovane Arte Fiera – che si è tenuta a Scicli dal 2 al 5 giugno di quest’anno. L’eccellenza e l’unicità del prodotto si ritrovano anche nella sua produzione a tiratura limitata. A raggiungere la perfezione, il progetto mira a devolvere il ricavato della vendita dell’intera serie dell’Olio Santo Spirito ai progetti culturali per la chiesetta di Santo Spirito e per il colle San Matteo, mantenendo sempre la collaborazione con il Gruppo Asterisco. Cambierà ogni anno l’etichetta dell’olio, che avrà di volta in volta avrà l’immagine vincitrice del “Concorso Olio Santo Spirito”.

Una giuria composta da grandi nomi (il pittore Franco Sarnari, la critica d’arte Ornella Fazzina, i grafici Irene Belluardo e Franco Noto, gli stessi Roberto e Daniele Aprile e il curatore della GAF Antonio Sarnari) ha valutato e scelto l’opera di Corrado Iozzia, dal titolo “L’impronta”, spiegando che: “L’opera rispecchia i caratteri di un sensibile linguaggio pittorico, declina bene l’applicazione sull’etichetta e i colori dell’azienda. Ha molto ben interpretato, in una immagine di grande impatto, i segni e i colori tipici dei diversi stadi della lavorazione dell’olio. Ha inoltre sviluppato un importante rimando al lavoro manuale e ai percorsi dell’oliva e poi dell’olio nella spremitura, trasmettendo l’idea dell’amorevole pressione dell’uomo sul frutto e con essa del lavoro come relazione tra l’uomo e la Natura”.

L’obiettivo culturale è quello di realizzare eventi d’arte e di musica, di enogastronomia, di turismo per ampliare l’impatto positivo dell’iniziativa sulla comunità: recupero e rivalutazione di patrimoni architettonici, altrimenti abbandonati, creazione di spazi di cultura, che riportino Scicli al centro del panorama regionale. Queste le parole d’ordine. L’ incredibile propositività di tutti coloro che collaborano al progetto lascerebbe quasi a bocca aperta. Ma per chi ama davvero ogni piccolo lembo di questa terra, niente è impossibile. E noi ci crediamo insieme a loro.

 

 

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