Oceanomare con la riduzione teatrale di Ferlito ottiene grandi consensi

I due bravissimi attori professionisti, Maria Rita Sgarlato, che lavora con le più prestigiose realtà teatrali siciliane, e Giuseppe Ferlito, attore teatrale e doppiatore cinematografico di riconosciuta qualità artistica, hanno emozionato ancora. Diretti da Franco Giorgio, che, in oltre quaranta anni di attività, ha portato in scena, con capacità e sensibilità, i maggiori drammaturghi della scena italiana e internazionale, sono riusciti a catturare l’attenzione del pubblico presente alle due serate tenutesi martedì e ieri all’anfiteatro di Poggio del sole hotel, a Ragusa, dove è stata portata in scena la riduzione teatrale di “OceanoMare” di Alessandro Baricco. Una curiosità. E’ stato lo stesso Ferlito a curare la riduzione teatrale che ha poi ottenuto l’avallo dell’autore. I due protagonisti hanno animato la locanda Almayer, un posto insolito, un edificio che sorge sulla riva del mare, un luogo quasi al di fuori del tempo, dove confluiscono persone provenienti da latitudini lontane, con la segreta speranza di ritrovarsi con se stessi e con gli altri. Con la complicità delle scene create da Giuseppe Busacca e dallo stesso regista Giorgio e con i costumi di Daniela Antoci e Marisa Fossati, i personaggi caratterizzanti la pièce, profondamente umani, hanno trasmesso al pubblico il fatto di avere una propria "missione" da svolgere proprio in quel luogo, in quella locanda: svegliarsi ogni mattina per fare un ritratto al mare con l’acqua del mare, ad esempio, o studiare dove esso finisce, o espiare la colpa di un adulterio perché la solitudine del mare induce, forse, l’adultero a dimenticare il proprio amante. Insomma, il tutto è ambientato in una spiaggia, dai poteri taumaturgici, quasi miracolosa, che infonde coraggio per individuare la propria strada e assecondare i propri desideri. “Poi non è che la vita vada come tu te la immagini – dicono gli attori durante lo svolgimento della trama – Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada. Così… io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo… salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l'ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile…”, scrive Baricco. “Con OceanoMare – dice il regista Franco Giorgio – abbiamo cercato di offrire al pubblico molti spunti di riflessione, sul proprio sé e sulla vita in generale, evocando un universo di contrasti, dolcemente oscillando tra il concreto, l'astratto e, a tratti, l'evanescente. E devo dire che le risposte non sono mancate. Questa produzione del Centro teatro studi in collaborazione con il teatro Donnafugata ha suscitato grande interesse: la riproporremo al più presto”. Con le rappresentazioni di queste ultime due serate, il Centro teatro studi ha chiuso la rassegna “Estate in scena” che ha segnalato la stagione della ripartenza anche per le attività teatrali dopo un anno e mezzo contrassegnato dalla pandemia.

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