”NOVITÀ DELLA MANOVRA MONTI E ADEMPIMENTI FISCALI”

Una folta platea ha seguito con grande attenzione il convegno formativo a tema “”Novità della manovra Monti e adempimenti fiscali” promosso da Fiera Emaia in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate e sostenuto dal Comune di Vittoria, dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa e dall’Associazione Commercialisti Iblei.

 

Dopo l’intervento di saluto del presidente di Fiera Emaia, Giovanni Denaro, che ha ringraziato la platea per la partecipazione ed ha rinnovato la disponibilità dell’ente fieristico a promuovere, accogliere e sostenere iniziative ricche di contenuto come quella in atto, la parola è passata al direttore di Fiera Emaia, Giuseppe Sulsenti il quale ha informato i convenuti dell’assenza – dovuta a condizioni meteo particolarmente sfavorevoli nel Palermitano – del direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, Castrenze Giamportone e del capo ufficio Fiscalità generale direzione Sicilia, dell’Agenzia stessa, Mauro Farina.

 

Sulsenti ha sottolineato l’importanza di conoscere anche nell’armonizzazione, i principi cardine delle cinque manovre finanziarie effettive, che si sono succedute in poco più di un anno e che hanno dato spunto all’organizzazione del convegno formativo stesso tra l’altro molto partecipato proprio dai Dottori commercialisti.

 

A rappresentare l’Agenzia è stato chiamato il Francesco Caruso, già direttore provinciale a Ragusa dell’Agenzia delle Entrate, docente alla Scuola Tributaria; presente in sala l’attuale direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate, Salvatore Altomare.

 

Il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Ragusa e Modica, Daniele Manenti ha tracciato a linee generali il quadro in cui si inseriscono le cinque manovre. “La nostra riflessione è ampia, – ha dichiarato – la situazione è particolarmente difficile, la crisi economica è profonda. Per il 2012, secondo Bankitalia avremo una riduzione del Pil del 1,5 per cento. Siamo in decrescita economica. Anche il problema occupazionale è serio. Ci attendiamo provvedimenti urgenti per la crescita”. Manenti ha fatto poi cenno alla pressione fiscale (salita al 46% in una manovra finanziaria che per l’80 per cento del suo valore deriva da nuove entrate) puntando il dito contro lo Stato che vuole fare cassa subito ma che non assume provvedimenti per permettere alla Pubblica amministrazione di pagare i suoi debiti, “60 miliardi di euro che devono andare alle nostre imprese”.

 

Antonietta La Terra, presidente dell’Associazione Commercialisti iblei ha voluto, prima di passare la parola ai relatori, porgere il suo ringraziamento per l’ospitalità al management di Fiera Emaia sottolineando che “convegni come questo, rappresentano momenti importanti di formazione professionale, di confronto con i colleghi e di scambio di prassi con l’amministrazione finanziaria con la quale condividiamo un percorso comune nella cura degli interessi dei cittadini nel rispetto delle norme e della legalità”.

 

Tonino Morina, docente della Scuola superiore di Economia e Finanza ed esperto fiscale del Sole 24 Ore ha posto al centro della sua relazione – incentrata su “Le 5 manovre del 2011 e il regime dei super minimi per il 2012” – il rispetto per il cliente contribuente ed ha provocatoriamente ricordato: “Ci vuole fiducia tra le persone e l’Agenzia delle Entrate altrimenti il contenzioso esplode” ed ha ricordato che il 55 per cento del contenzioso riguarda sette province, le prime sono Cosenza, Roma, Catania, Siracusa e Ragusa: “Contenziosi poco sostenibili accertamenti che spesso difettano di motivazione” e che causano sofferenza inutile nel cittadino – contribuente. “Oggi c’è un rapporto migliore tra cittadino e Agenzia delle Entrate, nel segno della trasparenza e della correttezza. Dobbiamo protendere rispetto certo, ma dobbiamo portarne altrettanto per i funzionari dell’Agenzia”.

 

Morina poi si è soffermato sulla fatto che l’Agenzia delle Entrate, al momento in via amministrativa ma tra poco anche in via normativa, pretende la comunicazione dei finanziamenti dei soci, una novità che lui stesso definisce “sconvolgente” e che riguarda negli effetti pratici, la determinazione esatta delle rimanenze in inventario. “Dobbiamo chiedere il dettaglio delle rimanenze – ha detto  Morina rivolgendosi ai colleghi commercialisti – per portare i n ostri clienti a comportamenti etici sempre e per tutelare anche il nostro lavoro”,

 

Francesco Caruso, già direttore provinciale a Ragusa dell’Agenzia delle Entrate ha incentrato la sua relazione sugli accertamenti esecutivi facendo cenno al nuovo redditometro ripercorrendo tutti i dati e le comunicazioni “utili a comprendere la capacità contributiva” del contribuente. I dati che giungeranno da istituti di credito, assicurazioni possono portare alla elaborazione di “liste di pericolosità che possono essere

utilizzate solo presunzione gravi, precise e concordanti”. L’ufficio che le definisce deve chiedere l’autorizzazione all’Agenzia Regionale o Centrale per impostare la sua azione, solo, appunto con gravi indizi. Solo a seguito dell’autorizzazione “si può richiedere agli istituti di credito che intrattengono rapporti con il contribuente individuato, i movimenti finanziari: tutti gli addebiti e crediti da contocorrente costituiscono presunti incassi e ricavi se il contribuente non li riscontra con la contabilità”. Caruso ha fatto cenno anche alla prassi “dell’assegnazione di beni a soci, identificata come elemento di capacità contributiva a fronte di attività elusiva di utilizzo societario”, agli studi di settore “che costiruiscono prove di presunzione semplice”

 

 

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