NON SEMPRE I MOROSI SONO EVASORI

Arriva ai Consiglieri Comunali di Ragusa il documento, già approvato da diversi Comuni della Provincia, sull’atteggiamento vessatorio che Riscossione Sicilia, la ex SERIT, adotta nei confronti delle piccole e medie imprese.

L’iniziativa che, come si ricorderà, è partita da Vittoria, vuole denunciare le prassi sanzionatorie e le modalità di riscossione messe in atto dalla società di riscossione siciliana, oggi totalmente di proprietà della Regione Siciliana.

Secondo i promotori le imprese vogliono pagare ma la crisi, la mancanza di lavoro, impedisce di poter onorare i debiti. Si chiede un forte alleggerimento del carico sanzionatorio e degli interessi che la normativa attuale fa maturare in modo esponenziale.

E’ stato il Presidente del Consiglio Giovanni Iacono ad accogliere in conferenza dei capigruppo la delegazione formata dalla responsabile organizzativa Antonella Caldarera, dal Presidente della CNA di Ragusa, Giorgio Biazzo, e da Giorgio Stracquadanio, responsabile organizzativo di Vittoria.

Nel presentare il documento, da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale, Stracquadanio ha evidenziato l’intenzione di sottoporre l’iniziativa anche ai canali istituzionali superiori per sollecitare interventi concreti. Quello che è stato fatto finora risulta fittizio e teorico, dal momento che, in molti casi, mancano i decreti attuativi per estendere le rateizzazioni fino a dieci anni, bloccare le ipoteche immobiliari per debiti da 20mila euro in poi, stoppare le aste giudiziarie, mentre sanzioni, interessi e aggi aumentano.

Il rappresentante della CNA ha poi snocciolato una serie di dati, peraltro in continua evoluzione, che si aggiornano costantemente: in Italia dal 2000 al 2012 sono stati emessi ruoli per 807 miliardi di euro (di questi 193,1 miliardi sono stati sgravati, 20,8 sospesi, 107,02 riguardano carichi di attività fallite e sicuramente non saranno mai riscossi).

In 12 anni sono stati riscossi soltanto 69,1 miliardi. Rimangono ancora da incassare 545, 5 miliardi di euro (pari ad un quarto del debito pubblico).

Scendendo nel dettaglio, e analizzando i dati degli ultimi quattro anni relativi alla nostra provincia, si nota che nel 2009 il carico messo a ruolo è pari a 163,25 milioni di euro mentre il riscosso è di 13,9 milioni. Nel 2010 il carico è di 245,38 milioni di euro e l’incassato è di 17,9 milioni. Nel 2011 i ruoli caricati risultano pari a 233, 51 milioni di euro, i riscossi sono 18,65 milioni. Nel 2012 a fronte di 211,74 milioni di euro messi a ruolo, sono stati incassati 16,59 milioni. Si incassa il 7-8% del carico messo a ruolo.

 ‘Questi numeri – è stato evidenziato – ci dicono in modo chiaro e inequivocabile che un sistema di riscossione impostato su modelli rigidi, vessatori e persecutori è fallito. Anzi, questo tipo di esazione ha contribuito ad aggravare la crisi economica in atto. Gli scenari ci rappresentano che molte piccole imprese indebitate per poche migliaia di euro con lo Stato sono oramai nelle condizioni di chiudere le attività mentre la disoccupazione continua a crescere.

Serve capire se esiste la volontà politica, sia a livello nazionale sia regionale, nel rivedere le norme che regolano le sanzioni e gli interessi che maturano quando un debito fiscale, contributivo o una imposta comunale vengono iscritti a ruolo.

La Regione Siciliana dal 28 febbraio 2013 detiene il 99,885% delle azioni di Riscossione Sicilia Spa (prima deteneva il 90%) mentre il restante pacchetto azionario, pari allo 0,115%, è detenuto da Equitalia Spa.

La Regione ha una proprietà così ampia dell’ente di riscossione e non riesce a fare nulla?

Possono essere rivisti al ribasso gli aggi? Possono essere rimodulate le sanzioni? Possono essere abbattuti gli interessi? Il protrarsi di questa situazione, tanto assurda quanto grave, porterà, inevitabilmente ad attuare forti azioni di mobilitazione’.

Da parte dei consiglieri capogruppo presenti c’è stata la massima condivisione del documento e delle iniziative che si vorranno intraprendere per risolvere la delicata e annosa questione, per cui il Presidente Iacono si è riservato di adottare, al più presto, i necessari adempimenti per portare il documento all’approvazione del civico consesso.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it