Natale, il vescovo Rumeo: “Da Betlemme ai luoghi della sofferenza, Dio parla ancora ai nostri cuori”. VIDEO

Un Natale vissuto come cammino inverso, che parte dalla grotta di Betlemme per arrivare nel cuore dell’uomo, attraversando le ferite della storia e le sofferenze quotidiane. È il messaggio forte e profondamente spirituale lanciato dal vescovo della Diocesi di Noto, monsignor Salvatore Rumeo, nel suo messaggio natalizio ai fedeli.

“Ci siamo messi in cammino per raggiungere la grotta di Betlemme e contemplare il mistero del Natale, Dio che si fa bambino, Dio che entra nella storia”, afferma il vescovo. Ma quest’anno, l’invito è a non fermarsi alla contemplazione: il Natale diventa movimento, scelta, responsabilità.

Monsignor Rumeo propone un percorso che va oltre il simbolo: lasciare Betlemme per raggiungere la vita concreta, quella segnata dalla fragilità, dalla sofferenza, dall’attesa. “Vogliamo partire da Betlemme per raggiungere Gerusalemme, luogo della sofferenza, luogo dell’attesa dello Spirito Santo”, sottolinea il presule, indicando una Chiesa chiamata a stare dentro le ferite del mondo.

Il cammino evocato dal vescovo è anche interiore. Da Betlemme si arriva ai cuori, all’intimità più profonda delle persone, dove il Signore continua a parlare anche “in mezzo a tanti tormenti”. È qui che il messaggio del Natale diventa parola di salvezza e di pace, capace di illuminare le notti dell’anima e restituire speranza.

Un messaggio che risuona con forza nel tempo presente, segnato da conflitti, disuguaglianze e solitudini. La nascita di Cristo, ricorda monsignor Rumeo, non è solo un evento da ricordare, ma una presenza viva che interpella ogni uomo e ogni donna, oggi.

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