MUSCADET E FRUTTI DI MARE: UN ABBINAMENTO TRADIZIONALE

Nella Loria Atlantica, poco prima che l’omonimo fiume sfoci nell’oceano Atlantico, si producono i “vins du Muscadet”, ossia dei vini bianchi secchi, molto apprezzati dagli appassionati di frutti di mare.

A dispetto del nome, i vins du Muscadet non sono prodotti da uva moscato, bensì dal “melon de Bourgogne”,  in Loira chiamato muscadet. Si tratta di un’uva neutra, ossia non aromatica, da cui derivano vini non particolarmente ricchi di acidità, né sono particolarmente interessanti se vinificati senza accorgimenti.

Il melon de Bourgogne, però, è un vitigno molto resistente al freddo. Ideale, quindi, per le latitudini della Loira e per il suo clima fortemente influenzato dall’oceano. Per compensare il carattere particolarmente anonimo di questo vitigno, che però è uno dei pochi che può crescere in questa zona, o quantomeno negli anni prima del riscaldamento globale, gli enologi hanno pensato bene di imbottigliare i vini senza filtrarli, ossia imbottigliandoli con le proprie fecce. Evitando il processo di filtrazione, il vino non perde nessun aroma. Questo sistema d’imbottigliamento viene denominato “sur lie” ed è riportato nelle etichette dei vini.

Effettivamente vi è una certa differenza olfattiva tra un vino della Loira prodotto da muscadet filtrato e uno stesso non filtrato. Il primo non passa da essere un semplice vino anonimo con qualche carenza di acidità. Il secondo, invece, sebbene non è certamente un grande vino, riesce a conservare un particolare ventaglio olfattivo abbastanza interessante, nonché mantiene una certa quantità di acidità e, inoltre, guadagna in grassezza e rotondità. A questo si aggiunge un ultimo fattore: non filtrando il vino, esso mantiene una certa vivacità carbonica dovuta alla fermentazione. Oggi, fortunatamente, quasi tutti i vini da uva muscadet sono vinificati sur lie.

Le denominazioni che coinvolgono il muscadet nella Loira sono quattro. La prima è una AOC generica molto estesa, chiamata Muscadet. I vini imbottigliati con questa AOC sono molto ordinari e in genere di poco interesse. Meglio sono le altre tre AOC, Muscadet-Sèvre-et-Maine, Muscadet-Coteaux-de-la-Loire e Muscadet-Côtes-Grand-lieu, che a detta dei produttori  di queste tre AOC sono vini molto diversi tra loro. A dire il vero le differenze non sono così evidenti, tutt’altro. È possibile che certe differenze tra i vini siano dettate, più che dalla AOC di appartenenza, dalla mano che li produce. Evidente è invece la differenza tra queste tre AOC e la generica AOC Muscadet. Nonostante quest’ultima comprenda nel suo territorio le altre tre AOC, è ovvio che il produttore preferisce, quando gli è consentito, etichettare i suoi prodotti con una delle tre AOC interne, piuttosto che con quella generica. Risulta così che i vini etichettati AOC Muscadet sono quelli prodotti nelle zone meno vocate o che, se provenienti dalle altre tre AOC, non hanno raggiunto il livello richiesto dai rispettivi disciplinari di produzione.

Da tenere presente che i vini da uva muscadet sono prodotti comunque semplici e che vanno consumati molto giovani. Bisogna, quindi, prestare molta attenzione quando si acquistano e procacciarsi solo annate molto recenti.

Fortunatamente i vini muscadet della Loira sono in genere abbastanza economici, ma sfortunatamente sono poco diffusi in Italia. Proprio per questo, quando si reperisce un muscadet, bisogna fare molto attenzione all’annata che ci stanno proponendo, poiché è abbastanza plausibile credere che si possa trattare di bottiglie rimaste invendute, quando già è stata messa in vendita la nuova annata. In questo caso ci si deve aspettare un vino assolutamente insignificante con qualche accenno di ossidazione e privo di acidità.

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