MOSTRA A MILANO DELL’ARTISTA RAGUSANO UMBERTO AGNELLO

Dal piccolo al grande, dalla natura alla città. Dopo aver esplorato le architetture naturali con il precedente lavoro Botanica, Umberto Agnello alza lo sguardo verso i grandi edifici urbani. “Con Botanica ho sperimentato la leggerezza delle parti più minuscole della realtà. Poi ho sentito la voglia di lavorare su scala maggiore. Ho così cominciato a interessarmi a un’architettura senza pregi, mediocre, che rappresenta però il tessuto urbano vero delle nostre città. Ho cercato di indagarne le strutture e i segni quasi a volerne restituire una dignità nascosta e inconsapevole”.

Le 15 fotografie che compongono la mostra sono stampate personalmente dall’autore con inchiostri ai pigmenti su carta cotone.

Prospettive urbane

di Giovanni Salvestrini

Dalle architetture naturali alle architetture artificiali, da BOTANICA a CEMENTO: due campi di osservazione e due scale diverse, ma lo stesso modo di indagarne le immagini. Come delle architetture naturali Agnello esaltava i frammenti più minuti, così dell’immagine degli edifici esplora, con un’operazione di astrazione, quei segni che sfuggono a una visione disturbata dal disordine della città di CEMENTO. In alcune immagini l’operazione di astrazione è solo parziale e il cemento resta il protagonista, in altre l’edificio non c’è più e finestre e parapetti danno un sorprendente effetto di positivo/negativo componendo un disegno astratto. In altre ancora due “edifici” con la stessa funzione si prestano a una operazione di trasfigurazione: in una macchina aerospaziale il primo (dove tuttavia resta evidente lo sforzo del cemento nel sostenere il peso dell’acqua), in una leggera, elegante e astratta geometria il secondo. Agnello trova dunque, in alcuni edifici, apparentemente insignificanti, dei motivi di interesse “..quasi a volerne restituire una dignità nascosta o inconsapevole”, ma senza per questo dare l’impressione di volerli salvare da un giudizio troppo pesante. A questo scopo l’uso sapiente dell’inquadratura e il raffinato procedimento di stampa esalta l’effetto di astrazione voluto.

Umberto Agnello

Umberto Agnello lavora a Milano come fotografo di moda intorno agli anni ’90. Dal 1988 al 1998 insegna “Tecnica della fotografia” presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano (NABA). Parallelamente agli incarichi professionali si dedica alla ricerca personale.Nel 1987 espone i “Fiori” in una personale al Circolo Filologico Milanese, nel 1988 al Museo della Fotografia di Brescia e successivamente in diverse mostre fotografiche in tutta Italia. Nel 1995 viene selezionato per partecipare al “Kodak European Panorama” che presenta i giovani talenti della fotografia europea.Attualmente alterna progetti di ricerca personale “fine art” a incarichi professionali come “Fotografo e Visual designer”.Le sue foto sono apparse tra l’altro su Max, Sette, Femme, Amica, Abitare, Interni.Ha realizzato campagne fotografiche per: Avon Cosmetics, Cristian Dior Lingerie, Rien Lingerie, AGB Italia, Caffe’ Mauro, Fiam Italia, J.Walter Thompson, De Beers, Electa-Mondadori, G.Gioi, Simon & Goetz, Advema e Montangero, Roberto Gorla & Associati, Hot Shot.Ha esposto presso: Circolo Filologico Milanese, Milano; Museo Ken Damy, Brescia; Italia Photo Expo, Udine; Palazzo Ducale, Urbino; Castello di Donnafugata, Ragusa; Galleria Ibiscus, Ragusa; Studio Nuova Figurazione, Ragusa; Galleria Lo Magno, Modica; Palazzo della Cultura, Modica.Hanno scritto del suo lavoro: Progresso Fotografico, Fotopratica, Zoom, Profession Photographe, La Repubblica.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it