Morte di Evan, don Di Noto: “In tanti sapevano e tacevano”. Il padre: “Lotto per lui”

“E’ terrificante la morte del piccolo Evan di 21 mesi di Rosolini, morto per maltrattamenti e percosse. Una situazione choccante, hanno detto i medici che lo hanno soccorso. Sono in stato di fermo la madre e il convivente per i reati di maltrattamenti e concorso in omicidio. L’ipotesi: ucciso di botte perche’ piangeva. Ma non era la prima volta che il piccolo subiva maltrattamenti, a quanto pare: in tanti sapevano, in tanti tacevano.

Meglio il silenzio, lo stesso che, in molti situazioni simili, alimenta la connivenza dei violenti. Signore, ti prego, ascolta il grido di dolore dei tuoi piccoli figli”. Lo dice don Fortunato Di Noto, il sacerdote fondatore e presidente dell’Associazione Meter Onlus commenta il caso di Evan Lo Piccolo, il bambino morto a Rosolini in circostanze ancora da chiarire e per il quale e’ stato disposto il fermo della madre e del convivente.

“Amore mio. ti amo, papa’ lottera’ per darti giustizia”. Cosi’, con un post, interviene Stefano Lo Piccolo, il papa’ di Evan, il bimbo di 21 mesi ucciso a botte. Per l’omicidio sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto, su ordine della procura di Siracusa, la mamma, Letizia Spatola, e il suo nuovo compagno, Salvatore Blanco, residenti a Rosolini.

L’uomo da tempo vive a Genova per lavoro e alla procura di quella citta’ piu’ o meno un mese fa aveva presentato un esposto per presunti maltrattamenti; gli uffici giudiziari lo avrebbero trasmesso al Comune di Rosolini. Cosi’ oggi accusa tutti, compresa la famiglia della ex che avrebbe dovuto fare di piu’ per salvarlo e i servizi sociali: “Dovevano agire subito, quando ho presentato l’esposto”. E assicura: “Lottero’ per dargli giustizia”.

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