Mistero scomparsa Daouda, Carabinieri perquisiscono luogo di lavoro

I carabinieri del comando provinciale di Ragusa che indagano sulla scomparsa dell’operaio ivoriano, Daouda Diane, sparito da Acate, in provincia di Ragusa, dallo scorso 2 luglio, hanno perquisito ieri i locali del cementificio dove l’uomo lavorava, un’azienda di calcestruzzi. Alcuni documenti sono stati acquisiti dai militari dell’Arma. Non è la prima volta che l’azienda viene “visitata” dagli inquirenti in cerca di elementi utili alle indagini.

La procura indaga per omicidio e occultamento di cadavere L’operaio 37enne aveva denunciato lo sfruttamento degli operai nei cantieri della zona. La denuncia di scomparsa era stata presentata dai colleghi dell’associazione Medintegra, per cui il migrante lavorava, preoccupati perché non si era presentato al lavoro e non aveva risposto al telefono. Nella casa, che divideva con i coinquilini, sono rimasti i suoi effetti personali e un biglietto aereo acquistato perché il 22 luglio sarebbe tornato, per un breve periodo, in Costa d’Avorio, per rivedere la moglie e il figlio di 8 anni.

Novità sul caso di Daouda Diane, l’operaio scomparso ad Acate.

Sono passati cinque mesi da quel 2 luglio, giorno della scomparsa di Daouda Diane, l’operaio e mediatore culturale ivoriano scomparso nella cittadina di Acate (RG).

Quel giorno, Daouda ha prestato servizio a lavoro e non è più tornato. A dare l’allarme e sporgere regolare denuncia furono i colleghi dell’associazione Medintegra, per la quale il trentasettenne lavorava. Nell’abitazione di Daouda, condivisa con dei coinquilini, sono stati trovati, tra i suoi effetti personali, i suoi documenti, il passaporto, dei soldi ed un biglietto aereo per il suo paese, la Costa D’Avorio. 

Daouda aveva infatti già programmato una visita alla famiglia, alla moglie e al figlio. Un volo, quello del 22 luglio, che non ha mai preso.

Sembrano esserci novità sul suo caso. 

Un elemento utile è la denuncia dell’assenza di sicurezza alla quale sono sottoposti gli operai dei cantieri in zona, filmati inviati dall’uomo agli amici poco prima di sparire nel nulla.

I carabinieri del comando provinciale di Ragusa continuano ad indagare sulla sua scomparsa e, ieri, 07/12/2022, hanno perquisito il luogo di lavoro in un’azienda di calcestruzzi. Non è la prima perquisizione da parte degli inquirenti : le forze dell’ordine hanno infatti acquisito diversi documenti utili alle indagini.

La procura di Ragusa indaga per omicidio e occultamento di cadavere.

Come Federazione del Sociale di USB Ragusa, chiediamo dal primo giorno che sia fatta verità e giustizia per Daouda Diane, che si faccia luce sul caso, che ci si mobiliti, che si parli, che non si caschi nell’oblio, nel buco nero dell’omertà e dell’indifferenza.

Siamo scesi in piazza tante, troppe volte, coinvolgendo ed organizzando sempre centinaia e centinaia di lavoratori migranti che, al grido di “ridatecelo, vivo o morto!”, hanno invaso le vie principali di Acate, la piazza, la via in cui abitava Daouda.

Non ci fermeremo finché non avremo concretezze da dare alla sua famiglia in Africa, ai suoi amici.

Federazione del Sociale USB Ragusa

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