“MESSAGGI DELL’ANIMA”

“Messaggi dell’anima” è il titolo della mostra gratuita, visibile fino al 14 giugno all’interno di palazzo Montesano, dell’artista Alfio Nicolosi. “Ho scoperto l’arte a 65 anni, anche perché lavoravo come rappresentante editoriale e mi dedicavo solo a questo. – racconta Nicolosi- Un giorno andai, dopo sei anni dalla morte di mio figlio, al cimitero ed incontrai un vecchio scalpellino. Qui rimasi colpito da una pietra così l’anziano me la regolò e iniziai a scolpirla. Questa prima opera l’ho chiamata Croce di Luce ed è posta nel luogo dove  mio figlio si spense. Da qui tutto ha inizio. – continua- Un giorno mi venne a trovare il Vescovo e mi disse che nel cuore di ogni uomo c’è un pizzico d’arte.” Ci racconta che ha scelto di esporre venti delle sue opere nel comune chiaramontano perché sa che nel paese montano c’è una certa sensibilità all’arte. Durante l’inaugurazione, dopo che l’artista ha aperto le porte del palazzo alle autorità, agli appassionati ai parenti ed amici, è stato introdotto da Marta Laterra per poi essere accolto dalle autorità civili con in testa il sindaco sottolineando come la scelta di un’artista non chiaramontano nel voler omaggiare il paese con le sue opere inorgoglisce il paese stesso. Presente anche il parroco Vaccaro che ha evidenziato come ogni opera racchiude un pezzo di Dio e le autorità militari che non hanno voluto perdere questo momento. Nicolosi racconta la sua arte così particolare nata per caso a seguito di un forte dolore, come la tragica morte del figlio di solo 17 anni, diventato abile scalpellino trascorre le sue giornate a cercare le pietre o meglio pensa che siano loro a farsi trovare da lui. Così impugnato lo scalpello inizia a togliere quelle parti superflue per far uscire fuori l’immagine imprigionata. Ci parla di una sua grande amica, L’ARTE, capace di capirlo e sostenerlo nei momenti drammatici, regalandogli questa passione e riuscendo a ridar vita ad una fredda pietra. La sua arte si rifà al periodo arcaico, neolitico, fino agli egizi e non va oltre. Inoltre si avvale di aiutanti di tutto rispetto come: il vento, la pioggia, il sole ed il trascorrere del tempo, questi sono i primi scalpellini della pietra. Interessanti i titoli delle sue opere, scelti dalla moglie, nomi tratti dal mondo greco classico e non solo. Nicolosi si diletta a intagliare anche il legno, così realizza dei totem. In particolare le opere da attenzionare sono: un Cristo senza braccia, perché per lui le braccia sono state date all’umanità, e una scultura di nome Francesca che ricorda la moglie ed in particolare si sofferma sulla mano scolpita sull’impronta della donna. Non resta quindi che visitare la mostra gratuita, fino al 14 giugno, tenendo conto dell’orario apertura musei all’interno di palazzo Montesano a Chiaramonte Gulfi.

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