La gestione del personale psicologico nelle Aziende Sanitarie Provinciali di Ragusa e della Sicilia è al centro di un acceso dibattito dopo la pubblicazione del primo report dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, presentato all’Assessorato regionale alla Salute. Il documento ricostruisce le procedure di reclutamento dei dirigenti psicologi negli ultimi quindici anni, rivelando un quadro […]
MASSAGGI IN SPIAGGIA: IL NO DEL MINISTERO ALLA SALUTE
20 Lug 2011 14:46
È stata pubblicata il 13 luglio sulla Gazzetta Ufficiale, l’Ordinanza firmata dal Sottosegretario alla Salute Francesca Martini dal titolo “Tutela dell’incolumità pubblica dal rischio derivante dall’esecuzione di massaggi lungo i litorali”. Un divieto ferreo, quello sancito dall’ordinanza del Ministero, secondo il quale “lungo i litorali marini, lacustri e fluviali, nonché nelle vicinanze degli stessi, è vietato offrire, a qualsiasi titolo, prestazioni, comunque denominate riconducibili a massaggi estetici o terapeutici da parte dei soggetti ambulanti”.
L’Ordinanza, che ha valore a partire dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale fino alla chiusura della stagione balneare, prevede che i gestori, sia pubblici che privati, di tratti di litorale, segnalino alle competenti autorità ogni violazione della norma: il dovere di darle applicazione e farla rispettare compete quindi ai Sindaci dei Comuni dei litorali italiani in collaborazione con i gestori degli stabilimenti balneari.
Secondo il Ministero della Salute, queste prestazioni non garantirebbero il rispetto di determinate condizioni igieniche e comunque “le attività che possono avere effetti diretti sulla salute devono essere svolte solo da operatori in possesso di adeguata e comprovata preparazione e competenza”.La scarsa, se non assente, igiene delle mani, da parte di chi svolge questa pratica, potrebbe infatti provocare rischi di infezioni della pelle e l’utilizzo di prodotti di cui non si conosce l’origine potrebbe causare allergie e reazioni della pelle all’esposizione al sole. A risentirne delle conseguenze potrebbero essere soprattutto il sistema vasculo-linfatico e le articolazioni.
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