Martina Giannì torna in libreria con “Per brevità chiamato amore”

La poetessa Martina Giannì, originaria di Modica e laureata in Lettere Moderne, presenta la sua nuova raccolta poetica intitolata “Per brevità chiamato amore”. Questo volume rappresenta la sua seconda esperienza letteraria, dopo la pubblicazione della silloge “Cronache d’amore e guerra”, inserita nella collana Poeti del nuovo millennio a confronto di Aletti Editore.

La visione della poesia secondo Martina Giannì


Per l’autrice, la poesia è uno strumento di connessione spirituale, un linguaggio universale che esprime sentimenti condivisi:
“Nella poesia non ci sono segreti. La poesia è come la preghiera perché ci aiuta a connetterci con la nostra spiritualità”. Si ispira alla poetica di Franco Arminio, il poeta ambulante di Bisaccia, che celebra la semplicità della vita, l’amore senza maschere e il legame con la terra, evitando intellettualismi sterili e sentimentalismi eccessivi.

“Per brevità chiamato amore”: il significato e le tematiche


Il titolo è un riferimento ironico e sarcastico alle etichette che la società tende a dare anche ai sentimenti più profondi, semplificandone la complessità. La raccolta si distingue per componimenti in rima, brevi e incisivi, con un tocco di ironia e temi centrali come l’amore in tutte le sue forme, fugacità dei sentimenti, poesia come salvezza, vita e morte. Il libro è disponibile in anteprima su www.ereticaedizioni.it e dal 3 febbraio negli store online e in libreria.

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