Mario Incudine e la sua serenata itinerante tra le vie barocche di Ragusa Ibla. Aperto il Donnafugata Street, il teatro fuori dal teatro. FOTO

Il cuore che canta l’amore, genuinamente, immensamente. Inizia così il Donnafugata Street ed è un turbinio di sentimenti. La voce di Mario Incudine, la sua chitarra, la sua interpretazione hanno rappresentato, sabato sera, quanto di bello c’è nella semplicità che omaggia il sentimento. Nessun arteficio, spenti i riflettori: la luna, Ragusa Ibla, la musica, un tutto che basta a sé stesso per raggiungere la perfezione.

Il segreto di AffacciaBedda con cui questo fine settimana ha preso il via ufficialmente la raffinata proposta di un teatro che esce fuori dal teatro, con la direzione artistica delle sorelle Vicky e Costanza DiQuattro, è questo: un ritorno alle origini con modestia, per ridestare l’animo dal suo letargo emotivo. Si è tornati a cantare l’amuri come un tempo, sotto i balconi delle innamorate, quando la vita era così naturale da scorrere come sabbia fra le dita. Il maestro Incudine ha superato ogni attesa, ha commosso, ha conquistato il pubblico che lo ha atteso in giro per il centro storico di Ragusa Ibla, nelle varie tappe della serenate, a fianco dei palazzo nobiliari e dei locali presenti lungo il percorso. Ha regalato un sogno dopo un incubo, ha attenuato quella tristezza che da mesi trova dimora in ognuno di noi, ha accarezzato ogni sensibilità lì presente. Con la melodia, con le parole, ha usato il linguaggio della dolcezza, dei ricordi, della sicilianità.

Un tuffo al cuore che si somma alle belle emozioni già vissute venerdì durante l’anteprima del Donnafugata Street andata in sold out in poche ore. A regalarle è stata la scrittrice Giuseppina Torregrossa, ospite di una piacevole quanto profonda conversazione al giardino dell’Antico Convento a Ibla. Con lei anche le direttrici artistiche del festival: tre donne, intervistate dal giornalista Salvatore Cannata, dopo i saluti iniziali dell’assessore Ciccio Barone e l’intervento di Giovanni Gurrieri, che hanno dato il loro punto di vista – uno sguardo tutto al femminile, appunto – sul futuro che ci attende dopo il lockdown e del ruolo che rivestiranno la cultura, la letteratura e il teatro nella rinascita collettiva. Perché una rinascita ci sarà, ci dovrà essere, il messaggio emerso, proprio a partire dalla bellezza in senso ampio che avrà il compito di stimolare la mente umana, farle compagnia, divenire non solo gradevole svago ma anche momento di analisi, sana autocritica per una crescita comunitaria. Imparando dai grandi del passato con uno sguardo fiducioso al futuro.

Il Donnafugata Street proseguirà il prossimo fine settimana, l’11 e il 12 luglio, con un altro appuntamento eccezionale per la terra iblea, anche questo già in sold out. Si tratta di Invisibili. Memorie notturne del Val di Noto, prodotto dal Teatro Donnafugata, che accompagnerà il pubblico all’ex Distretto Milatare, tra i delitti più violenti commessi nel Val di Noto. Il 18 luglio poi torna AffacciaBedda per il gran finale della manifestazione sempre con Incudine e sempre con ingresso gratuito. Durante il Donnafugata Street saranno rispettate tutte le disposizioni anti Covid 19. Per info: sito o la pagina facebook del Teatro Donnafugata.

La manifestazione gode del patrocinio del Comune di Ragusa. Sponsor sono: Banca Agricola Popolare di Ragusa, Ranstad, Yous, Argo, Mosaico Elearning, Agenzia Cappello & Battaglia Reale Mutua, Iea Associati, Avimed, Cora Banche, Rosso di Sicilia, Audi Sergio Tumino, Marina Iblea, Bcc Pachino e Marina Iblea. Sponsor tecnici: Ibla in Suite, San Giorgio Palace, 2.0, Film Vision, Casa Montalbano.

 

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