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Mancano pochi giorni all’avvio delle scuole. Il Codacons: “E’ un caos totale”
18 Ago 2020 12:51
Poche settimane all’inizio della scuola ma è caos totale sulle informazioni che arrivano e che stanno emergendo, proprio mentre il rientro a scuola si avvicina e studenti, genitori e personale scolastico avrebbero invece bisogno di certezze e chiarezze definitive, e chiede di autorizzare il ritorno sui banchi solo in presenza di condizioni di assoluta sicurezza per studenti e lavoratori della scuola.
Dopo il caso degli “innovativi” banchi con le rotelle, da cui è emerso un enorme spreco per le casse pubbliche, sul tavolo restano tanti, troppi argomenti scottanti: dai dispositivi sanitari necessari per garantire il via libera al rientro a scuola alle “classi pollaio”, dal tema della sicurezza degli edifici alle eventuali misure di contenimento di casi di contagio, tutto sembra avvolto da una cappa di confusione assoluta. Una confusione incredibile se consideriamo che mancano poche settimane all’avvio dell’anno scolastico.
Se è vero che “le scuole non vanno solo riaperte”, ma “dobbiamo fare in modo che poi non richiudano”, come ha scritto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina su Facebook, non si capisce in che modo tali encomiabili proponimenti possano essere realizzati in un contesto tanto caotico. Il rischio, tangibilissimo, è che poco o nulla sia pronto alla metà di settembre, e che – al solito – disagi, mancanze e rischi per la sicurezza ricadano sulle vittime abituali, gli studenti e il personale scolastico in servizio.
In un marasma di informazioni che si contraddicono, e mentre i contagi tornano a salire, insegnanti e presidi sembrano spiazzati dalle continue giravolte del governo – giravolte che, ancora una volta, non sembrano avere un senso di logica: sembra insomma che entro il 14 settembre, data prevista per la riapertura degli istituti, sarà impossibile preparare adeguatamente gli edifici per salvaguardare la salute di docenti e studenti.
Per Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons “Se i rischi per la sicurezza persisteranno sarà meglio pensare per tempo a soluzioni alternative, senza forzare la mano o avallare misure-tampone destinate a un sicuro insuccesso. Studenti e personale scolastico hanno diritto a scuole sicure, classi adatte e a tutto il necessario per una corretta didattica: non è accettabile imporre a loro i costi, anche sanitari, di problemi che la scuola si porta dietro da anni”.
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