L’ORGANISTA AUSTRIACO GFRERER PROTAGONISTA DEL QUARTO APPUNTAMENTO DEL XIX FESTIVAL ORGANISTICO INTERNAZIONALE “CITTA’ DI RAGUSA”

Grande successo per il quarto appuntamento della XIX edizione del Festival Organistico Internazionale “Città di Ragusa”. I concerti fino ad ora si erano tenuti sempre in Chiese come ad esempio quella delle Anime Sante del Purgatorio di Ragusa Ibla o nella Cattedrale di San Giovanni Battista a Ragusa. Per l’evento del 2 gennaio però la location d’eccezione è stata il laboratorio di “Arte Organaria”, a Ragusa, del Maestro Antonio Bovelacci, restauratore e costruttore d’organi, rendendo l’iniziativa ancora più unica ed interessante essendo gli spettatori circondati per intero da organi di ogni tipo e grandezza e dalla musica dell’austriaco Bernhard Gfrerer, organista titolare della Franziskanerkirche di Salisburgo e Direttore dell’Internationale Salzburger Orgelkonzerte.

Il Direttore Artistico di questa grande manifestazione che ormai da anni è una delle più importanti d’Italia è il Maestro Marco D’Avola che ci ha spiegato come il suo lavoro consista soprattutto nello scegliere il meglio degli organisti europei, gli strumenti, i brani che dovranno suonare, le location, i programmi dei vari eventi e cosa non meno importante la scelta dell’organo le cui caratteristiche devono essere abbinate all’organista che poi lo suonerà.

Il Maestro D’Avola, organista anch’egli, ha poi raccontato di come a poco tempo dalla nascita del Festival in pochi credevano nella riuscita del progetto, via via però molti hanno dovuto ricredersi e adesso è infatti il terzo Festival d’Italia. Le più grandi città della penisola non possono vantare un Festival Organistico come quello che si tiene a Ragusa, città, tra l’altro, ricca di un patrimonio d’organi molto raro la cui tradizione è stata portata in Sicilia grazie anche ai fratelli Serassi di Bergamo che negli ultimi decenni della loro ultracentenaria magistrale attività, hanno arricchito di splendidi strumenti anche la Sicilia, realizzati quasi esclusivamente nella Provincia Iblea, certamente la più sensibile e raffinata nei confronti di questi genere di cultura musicale.

Insomma, una tradizione lunga decenni e ricca di cultura e amore per uno strumento dalle mille risorse, l’organo il quale purtroppo, spiega il Maestro D’Avola, in Italia è poco apprezzato, mentre nel resto d’Europa è uno degli strumenti musicali più amati.

Il musicista Gfrerer , protagonista del concerto del 2 gennaio, è stato presentato come una figura costante del Festival Organistico della Città di Ragusa e l’affetto dimostrato per questa manifestazione si è tramutato poi in qualcosa di concreto quando questo è stato gemellato col Festival Organistico Internazionale di Salisburgo: il Maestro Gfrerer ha incantato gli spettatori con brani di Mozart, di Gigout, di Lefebure-Wely, Von Weber, Chopin, Wagner e ancora Grieg e Saint Saens per poi passare, nel finale, a delle indimenticabili improvvisazioni sui Valzer Viennesi.

Un evento dunque coinvolgente che rimanda subito a quello del 4 gennaio  sempre nella Chiesa Anime Sante del Purgatorio e all’ultimo appuntamento del 7 gennaio al Duomo di San Giorgio a Ibla in cui si esibiranno William Castaldi, Prima Tromba dell’Accademia della Scala e lo stesso Marco D’Avola il quale ci ha poi rivelato dei futuri progetti riguardanti un Festival d’Organi nella Val di Noto, iniziativa importante perché in grado di creare una promozione culturale e turistica di ampissimo respiro.

L’ultima parola è poi andata al maestro Antonio Bovelacci, il padrone di casa dell’evento di questo lunedì sera il quale ha annunciato l’intenzione di organizzare in un prossimo futuro un’ulteriore serie di concerti di musica d’organo, allargando l’orizzonte anche alla musica leggera di pregio, comprendendo oltre alle intramontabili composizioni dei musical americani anche Blues e Jazz. Tutto ciò sarà reso possibile con l’utilizzo degli esemplari migliori delle proprie collezioni private di organi Hammond. 

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