Molti associano il loro volto alle vacanze estive, al sole che illumina Marina di Modica e al movimento dei mesi più caldi. Per altri, invece, sono un punto di riferimento imprescindibile della frazione marinara modicana anche quando arriva l’inverno, le strade si fanno silenziose e il mare cambia colore. Sono Giovanna, Jole e Veronica: le […]
Lorenzo Licitra canta all’Onu e incontra Bill Clinton. FOTO E VIDEO
19 Mar 2018 08:22
E’ stato Bill Clinton ad aprire i lavori, con un discorso pieno di fiducia nella capacità dei giovani di «cambiare il mondo». L’intervento dell’ex presidente ha inaugurato la settima edizione di “Change the World Model UN”, il laboratorio diplomatico ideato dagli italiani, ma oramai allargato a comprendere giovani di 110 nazioni del mondo. Ce n’erano 3mila all’apertura dei lavori venerdì sera, e ben 1500 provenivano dal nostro Paese, e folta era la delegazione romana, con studenti liceali e universitari. I gruppi simulano il lavoro dell’Assemblea Generale dell’Onu, del Consiglio di Sicurezza e del Consiglio Economico e Sociale. La sfida più stimolante per i giovani è rappresentata dal fatto che nessun gruppo parla per il proprio Paese, ma spesso si trova a portare i colori di luoghi lontanissimi e sconosciuti. Applausi caldi hanno accolto il discorso di Clinton, che ha anche citato l’Italia, ricordando come il nostro Paese debba «essere orgoglioso della sua devozione alla democrazia». Ma anche ricordando che l’Italia, come gli Usa soffre di un basso tasso di natalità e questo dovrebbe spingerci a guardare all’immigrazione con un occhio anche al futuro: «Non dovete essere tutti d’accordo sulla politica dell’immigrazione – ha suggerito – ma dovreste tutti riconoscere che ci sono tante persone che hanno avuto una vita difficile e svantaggiata». Ma il discorso di Clinton non è stato l’unico diretto alla folla dei giovani. L’Italia ha portato un folto gruppo di “eccellenze” per dare ispirazione, suggerimenti e incoraggiamenti. Il giovane siciliano Lorenzo Licitra, vincitore di XFactor ha cantato subito dopo il discorso di Clinton, dicendosi «emozionato di essere nel luogo dove avvengono e si risolvono i grandi problemi del mondo».
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