LO ACCOMPAGNAVA A CASA DOPO IL LAVORO, LO ANDAVA A PRENDERE E LO ACCUDIVA COME POTEVA.

La Polizia di Stato – Squadra Mobile  – ha individuato il giovane rumeno di 26 anni R.I. residente a Ragusa e lo ha denunciato per furto aggravato continuato.

Pochi giorni fa un imprenditore di Ragusa titolare di un’azienda di energie rinnovabili si accorgeva dall’estratto conto che vi erano diversi prelievi su una carta bancomat che lui sconosceva per migliaia di euro.

L’uomo si recava in banca in tutta fretta chiedendo spiegazioni e la banca gli mostra la richiesta bancomat da lui effettuata. La vittima non ricordava di aver chiesto un’altra carta e comunque non rammentava neanche se la custodiva o meno nel portafogli.

Immediate le indagini della Squadra Mobile che intanto faceva bloccare la tessera bancomat per evitare ulteriori prelievi.

Con la collaborazione dell’Istituto Bancario gli investigatori della Sezione Reati Contro il Patrimonio hanno visualizzato decine di filmati fino a quando in ben 7 occasioni hanno individuato il giovane che aveva effettuato i prelievi.

Convocato il direttore di banca, questi riferiva che di sicuro non si trattava di un loro cliente, pertanto veniva invitata la vittima per un riconoscimento e con enorme stupore, colui che fino a pochi giorni fa era stato favorito, aiutato, sfamato ed accompagnato a casa ogni qualvolta fosse stanco o vi fossero cattive condizioni meteo aveva derubato in azienda il titolare della carta bancomat e del pin.

La vittima riconosceva il suo operaio che da qualche giorno era stato messo alla porta per mancanza di lavoro con tanto di scuse e promesse di una nuova chiamata appena necessario, presumibilmente 10 giorni.

Il rumeno forse non ha creduto al titolare che vi sarebbe stata una nuova opportunità per lui, pertanto decideva di appropriarsi del bancomat in un momento di distrazione ed in 3 giorni prelevava qualche migliaio di euro.

Il giovane rumeno è stato rintracciato e dopo gli accertamenti sull’identità da parte della Polizia Scientifica e la comparazione con le immagini acquisite veniva denunciato per il reato di furto aggravato continuato.

La tessera bancomat è stata restituita al legittimo proprietario anche se ormai non potrà più utilizzarla perché bloccata, purtuttavia spesso le carte inutilizzate vengono modificate mediante clonazione di carte “appoggiate” su altri conti.

“anche in questo caso la collaborazione della vittima alle indagini della Polizia di Stato ha permesso di individuare, in pochi giorni, l’autore del delitto consumato, assicurando così alla giustizia chi crede di poter vivere violando le leggi italiane”.

                                                                          

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it