LETTERA DI UN CITTADINO MODICANO MAI ACCONTENTATO: A PENSAR MALE SI FA PECCATO?

Maurizio Pisana è un cittadino modicano: tramite le pagine del nostro giornale  racconta la sua esperienza riguardo una vicenda legata a una perdita d’acqua dalla condotta idrica comunale immediatamente segnalata agli uffici competenti. Nonostante il tempo trascorso, l’acqua continua a scorrere e a disperdersi, i solleciti si succedono, ma dal Comune allargano le braccia: “I guasti in città sono tanti e gli operai non riescono a starvi dietro” gli dicono. Di seguito il continuo della sua lettera.

 

“Passa ancora del tempo, settimane, poi lo sfogo di un residente con un consigliere comunale per il protrarsi del tempo senza che venga effettuata la riparazione. Il consigliere estrae il cellulare dalla tasca, compone il numero ‘giusto’ e l’indomani stesso una squadra di operai è sul posto per riparare la perdita. Storia già sentita diranno in tanti. Una ‘coincidenza’ assicurano dal Comune visto che l’intervento era programmato da tempo. Il consigliere, nel frattempo, ha rimesso in tasca sia il cellulare che un voto in più per le prossime elezioni. Amen. Rimango col dubbio: l’intervento era già in programma o bisognava solo comporre il numero ‘giusto’?
Passa il tempo, siamo all’inizio dello scorso Dicembre, un’altra perdita d’acqua sulla stessa strada. Subito alla mia mente riaffiora l’esperienza precedente: la segnalazione viene comunque effettuata tramite i canali ‘convenzionali’  il 4 dicembre. Sono conscio del fatto che la città è allo stremo, che le perdite d’acqua si susseguono quotidianamente, che gli operai sono pochi, e per questo voglio dare fiducia alla nostra macchina comunale e agli uomini che la compongono e la mandano avanti. Sono fermamente convinto che la mia segnalazione è stata messa nell’elenco di tutte le manutenzioni da effettuare e che dovrò solo aspettare che le squadre smaltiscano le precedenti, comprese eventuali emergenze che dovessero presentarsi improvvisamente!
Ma quanto, più o meno, dovrò aspettare? Una settimana, un mese, sei mesi? Se la mia segnalazione è in programma, io quel programma lo voglio conoscere. Sarebbe utile se tutti i cittadini potessero visionare tutti gli interventi di manutenzione che ogni giorno vengono fatti nella nostra città, non fosse altro per evitare di sollecitare inutilmente gli uffici comunali temendo che la propria segnalazione si sia persa nei meandri degli uffici del Palazzo e anche per sgombrare il dubbio da qualsiasi sospetto di cattiva gestione degli interventi manutentivi.
Ed ecco che il 17 dicembre inoltro formale richiesta all’Urp tramite la quale richiedo il cronoprogramma dei lavori di manutenzione con particolare riferimento alla riparazione della perdita d’acqua da me segnalata. Apriti cielo! Il 22 dicembre, in pieno periodo di preparativi natalizi, la perdita viene riparata ed ho come l’impressione che la mia formale richiesta abbia sortito lo stesso effetto della telefonata al numero ‘giusto’. Del cronoprogramma, però, nemmeno l’ombra.

Anche se la perdita è stata riparata, io quel programma avrei piacere di conoscerlo ugualmente, per capire quanto sia difficoltoso per il Comune gestire le manutenzioni e per poter attendere con fiducia che la perdita o la buca vengano riparate. Lo sollecito e due garbati dipendenti comunali che mi chiamano al cellulare per chiedere lumi: la perdita è stata riparata. Che altro cerco ancora? Voglio conoscere il calendario degli interventi!
Il secondo impiegato ha come l’impressione di parlare con un alieno perché proprio la mia richiesta gli suona strana; mi chiede nuovamente se parla con il Signor Pisana, mi chiede se sono di Modica, verifica il mio indirizzo (mi ha iscritto nel libro nero?) e infine balbetta che non sa se sono tenuto a conoscere il programma degli interventi di manutenzione del Comune. Ne deve parlare col suo dirigente! Ovviamente passano i giorni ma non arriva nessuna risposta.

Tramite l’Urp risollecito il riscontro alla mia richiesta e finalmente, dopo più di un mese dalla mia prima istanza (l’Urp teoricamente assicura risposte in dieci giorni ma se nessuno le dà non succede nulla), gli uffici comunali il 29 gennaio protocollano la risposta a firma del geometra Scollo e dell’ingegner Paolino. Finalmente il programma degli interventi di manutenzione da me richiesto? Eh no, troppo bello!
I nostri due Comunali si impegnano invece nell’elencazione di una serie di problemi come se volessero giustificare un ritardo nella riparazione della perdita:

– la SPM che riesce a garantire due squadre e due interventi giornalieri a fronte di quattro cinque nuove perdite giornaliere;

– a dicembre, complici le festività natalizie e conseguenti ferie gli interventi sono andati ancora più a rilento;
 molto spesso il programma giornaliero viene stravolto a causa di perdite di una certa rilevanza che interessano punti nevralgici della città creando pericolo o perché viene data precedenza a guasti che lasciano a secco interi quartieri.

Tutti sacrosanti problemi proprio in virtù dei quali, da paziente e fiducioso cittadino, avevo semplicemente richiesto un, pur orientativo, calendario di interventi. Calendario che né prima, né dopo la riparazione, è stato possibile avere, come se lo stesso fosse coperto da segreto di Stato. Perché tanta resistenza nel rendere noto quello che è il proprio (pubblico) lavoro? La mia mente torna indietro nel tempo, alla storia del consigliere amico e al numero ‘giusto’ e un dubbio mi frulla in testa: a pensar male si fa peccato?”

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