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LETTERA DI UN ARTIGIANO, LA CNA FRENA
23 Feb 2012 09:03
“Una serie di precisazioni, senza alcuno spirito polemico e meno che mai con l’intenzione di alimentare tensioni sociali”.
Così il responsabile organizzativo della Cna di Vittoria, Giorgio Stracquadanio, risponde al presidente di Crias Sicilia, Rosario Alescio, dopo le affermazioni rese da quest’ultimo nell’avere preso atto della lettera dell’artigiano di Vittoria diffusa dall’associazione di categoria.
“Intanto diciamo subito – chiarisce Stracquadanio – che, dal nostro associato, gli interlocutori sono stati ben individuati visto che la lettera è indirizzata al presidente della Regione e, in seconda battuta, al presidente della Crias il quale, dal nostro punto di vista, era ovvio coinvolgere. Considerato, tra l’altro, che si tratta di un imprenditore, parliamo di Alescio, dovrebbe essergli facile comprendere determinate dinamiche. La richiesta era semplice: la rateizzazione dell’importo. Al nostro associato è stato risposto che è possibile solo se si tratta di un malato grave o di una vittima di usura o, ancora, se è nelle mani della mafia. Siccome stiamo parlando di una determinazione assunta dalla Crias, è stato chiesto al Consiglio di amministrazione della stessa Crias di rivedere le decisioni in questione, prospettando soluzioni diverse. Riteniamo che presentare o predisporre una legge ad hoc, rispetto al contesto a cui si è fatto riferimento, c’entri davvero poco. Il Cda della Crias, invece, può rivisitare queste scelte anche perché, come lo stesso presidente Alescio ammette, si tratta di un problema che riguarda non una singola persona ma centinaia di imprese artigiane. Per quanto concerne il rischio di creare tensioni sociali, vorrei precisare che è meglio che gli artigiani si sfoghino con le associazioni di categoria perché il nostro primario obiettivo è cercare il confronto con le istituzioni. E’ assolutamente fuori dalla nostra logica alimentare contrapposizioni sociali di qualsivoglia genere esse siano”.
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