È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
“L’ESPERIENZA DEI POZZI PROFONDI”
13 Dic 2012 17:04
L’evento di Natale che vedrà l’arricchirsi degli affascinanti ambienti dell’antico Palazzo Garofalo prenderà il via domani fino al 24 dicembre, con l’esposizione delle opere della pittrice Daria Musso. Il tratto libero che rompe ogni schema, la ricerca essenziale senza orpelli, senza tatticismi, senza inutili imbellettamenti per raccontare la propria visione del mondo, in un perenne incontro-scontro tra colori e forme, dove l’impossibile e l’improbabile, proprio grazie all’arte, diventano possibile e probabile. Questi i contenuti rintracciabili nelle quaranta opere che comporranno la mostra dal titolo L’esperienza dei pozzi profondi. “Quello della Musso è un simbolismo e al tempo stesso un istinto, – spiega la sua critica Elisa Mandarà, nonché curatrice della mostra assieme a Giorgio Guastella -in una ricerca pittorica che passeggia tra richiami mitologici e allusioni letterarie, come nell’opera Il respiro del Minotauro o Liolà, legando tra loro il valore sensoriale dei colori alla fisicità tattica di un ventaglio ampio di materie, dall’acrilico alle fibre naturali, dalla lana di vetro alla sabbia, dai minerali al vetro, alle polveri colorate, alla carta di riso. L’obiettivo è dare emozioni attraverso un percorso estetico che porta all’esaltazione dell’anima stessa della pittura. – sottolinea la Mandarà- Un gioco voluto nell’intreccio dei contorni tra campo cromatico e forma geometrica per moltiplicarele relazioni interne alla struttura apparentemente semplice, per consentire di respirare quelli che riconosciamo i moti dell’anima”. L’astrazione di Daria Musso si può definire come: decantazione della piena esistenziale, del corredo emozionale forte che la contrassegna. Un’arte che riesce a raccontare in un istante fotografico anche quando il punto di partenza è dinamico, come nel caso delle tele dedicate all’acqua. La Musso riesce a cristallizzare per sempre quel secondo che colpisce la sua ispirazione rendendolo immobile e dunque eternamente statico, soddisfacendo l’urgenza di fissare emozioni e sensazioni cronologicamente indeterminate. Ricordiamo che la mostra sarà inaugurata domani alle ore 18,30 e resterà aperta tutti i giorni, dal 15 al 24 dicembre dalle ore 16 alle ore 20, inoltre nei giorni 17, 18 e 24 dicembre è prevista l’apertura antimeridiana ore 10-13.
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