L’EMERGENZA CONTINUA È FUNZIONALE A QUALCUNO?

E’ venuto il momento di liquidare i liquidatori dell’ATO, nominati dall’assemblea dei Sindaci della provincia di Ragusa, per manifesta inadeguatezza e incapacità amministrativa nella gestione dei rifiuti solidi urbani a livello provinciale.

 

I liquidatori di tutte le ATO delle altre provincie si stanno adoperando per cercare soluzioni, pur in presenza di una Regione che non riesce a fare scelte precise in materia creando confusione e conflitti di competenze; in ultimo con l’ordinanza 151 del commissario per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, che non riesce ad attualizzare e rendere concreti progetti che potrebbero andare in appalto immediatamente, come quello approvato dal consiglio comunale di Vittoria, perpetuando un’emergenza ambientale determinata da una politica regionale a dir poco farraginosa e poco lungimirante, che prima ha pensato di risolvere la questione rifiuti creando gli ATO, che presto sono diventati carrozzoni clientelari e postifici ad uso e consumo del potente di turno e non, come si diceva, il luogo unitario dove programmare e pianificare la gestione del ciclo dei rifiuti.

 

Mentre in altri ambiti provinciali i Liquidatori stanno promuovendo progetti sperimentali attorno agli impianti esistenti, all’ATO di Ragusa, l’immobilismo sta procurando danni inenarrabili non affrontando i problemi della gestione integrata dei rifiuti e si galleggia con due discariche chiuse (Scicli e Vittoria) prive di controllo e, caso quasi unico, nel non certo entusiasmante panorama siciliano, con i 12 comuni della provincia di Ragusa che svolgono 12 gestioni diverse del ciclo dei rifiuti. Una situazione paradossale ed incredibile.

 

Di fronte a tutto ciò penso che ogni giorno di permanenza di questo collegio dei liquidatori al vertice dell’ATO non può che produrre ulteriore danno.

 

Praticamente, di fronte alla situazione drammatica si sono paralizzati e si ostinano a giocare allo scarica barile rimpallando le responsabilità e soprattutto i debiti incrociati tra comuni e comuni e  dei comuni con l’ATO e dell’ATO con la Regione in un vortice che sommergerà la provincia di Ragusa di immondizia.

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