LEALTA’ E CAPACITA’ DI INNOVAZIONE PER BATTERE IL CENTRO-DESTRA

28 Gen 2011 18:02

Conferenza stampa di Nino Barrera per la sua candidatura a sindaco di Ragusa o per essere più esatti per le primarie del Pd del 6 febbraio prossimo nel capoluogo ibleo. Un incontro con la stampa ed ovviamente con gli amici e simpatizzanti davvero straordinario con un clima di precise, puntuali e produttive ipotesi di lavoro se, come si spera, la coalizione se mai in prima battuta si farà, riuscirà a non farsi travolgere dal Centro destra che a dir la verità qualche problemino ce l’ha pure. Barrera è stato lapidario, ma le cose essenziali le ha dette quando ha parlato di collegialità sempre, lealtà ovunque, stare con la gente iscritta o non al partito in ogni momento, collaborare dopo le primarie anche se si perde. Ma difficilmente egli perderà a giudicare dalla gente presente alla riunione sia a livello di iscritti che di “nomenclatura”.

Ma Barrera ha soprattutto dimostrato di sapere bene districarsi nella gestione amministrativa della città e qualcuno ha detto che se “farà il sindaco come ha fatto il consigliere comunale, la città di Ragusa potrà contare su un primo cittadino competente, capace di innovare soprattutto nel reperimento di risorse finanziarie per lo sviluppo della città”. Parole molto serie con una breve ma intensa declaratoria di cose da fare che ha dimostrato che sa cosa dice se ha sintetizzato le sue scelte primarie in: Raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, Piano paesaggistico, scuola ed università, il lavoro per i giovani, casa della scultura, centri di ricerca, difesa delle coste, riordino degli uffici comunali, massima trasparenza della gestione finanziaria. Ma non un mero elenco di progettualità indistinta ma una scarna e qualificante disamina di cose da fare, che si possono fare ancorchè gli enti locali soffrano attualmente i gravi momenti di crisi nazionale ma anche locale con scelte scellerate e davvero negative. Una per tutte la mancata capacità di reperire risorse finanziarie per Ici canoni idrici, e tasse comunali per oltre 35 milioni di euro che rappresentano la mannaia prossima futura per i cittadini ragusani.