LE PENNELLATE DI DONATA SCUCCES CATTURANO IL PUBBLICO

Donata Scucces ferma su tela il chiarore dell’alba o il crepuscolo della sera. I suoi soggetti sono “tumulti e tempeste dell’animo” e, qui è difficile individuare confini, limitato ed illimitato sono in un costante rapporto dialettico. Lo scrive Rosario Sprovieri, poeta e drammaturgo, ma anche critico d’arte, nel presentare “Donata Scucces personale” che, nei locali dello spazio espositivo “Il Chiodo” di via Mario Leggio 173, a Ragusa, dopo l’inaugurazione di sabato scorso, continua a riscuotere grande attenzione e gradimento da parte dei visitatori. “La circostanza che in questi primi giorni di esposizione mi sta colpendo di più – afferma Amedeo Fusco, realizzatore dell’iniziativa – è verificare come anche gli addetti ai lavori stiano ritenendo molto interessante la tecnica di Donata Scucces, il suo tratto e tutto ciò che riporta ad una espressione molto intimistica dell’arte pittorica. Per me era una scommessa vinta. Nel senso che già conoscevo le opere di quest’artista e sapevo che avrebbero catturato il grande pubblico. Non a caso stiamo già programmando altre personali in giro per l’Italia, a cominciare da Roma. Ho cercato di incoraggiare Donata Scucces, perché è una persona molto schiva, ha un carattere molto riservato, e dopo aver dipinto tiene tutto per sé. Ma queste sono opere che meritano di essere apprezzate da tutti”.

L’esposizione, allestita con il contributo dell’assessorato alla Cultura e Tempo libero della Provincia regionale di Ragusa, potrà essere visitata sino al 26 febbraio dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 di tutti i giorni feriali. “E’ intenso il tratto pittorico di Donata Scucces – scrive ancora Sprovieri – non ammette distrazioni, i suoi “panorami intimi” permeano il cuore e rimangono dentro. E’ un fascino che le arti più belle nascondono nelle pagine più intense e più ricche d’amore. Io non so se le pennellate, di Donata Scucces, siano l’esperimento, la ricerca avanzata o la risoluzione dell’antico interrogativo dell’arte pittorica: “Lo spirito dell’uomo è realmente libero, oppure dipendente dal tempo e dallo spazio?”…forse, però, il mondo che questa artista esprime è già al di là dei confini conosciuti e, spazio e tempo sono semplicemente un riferimento lontano non più percettibile. Quando ci si accosta alla sua pittura e alle atmosfere dei suoi paesaggi ne scaturisce un raccoglimento naturale, fortemente spirituale, perché tra le sue pennellate, in quelle distese di colore si avverte la forza, la sincerità e l’inquietudine intima di una silenziosa preghiera”.

 

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