“LE FOTO PIU’ BELLE DEI NOSTRI LETTORI”

Uscita n. 118 dell’apprezzata rubrica “Le foto più belle dei nostri lettori” in compagnia del nostro lettore Salvo Bracchitta, che con i suoi scatti ci fa riscoprire la campagna ragusana e le sue tradizioni uniche. La cucina ragusana presenta una notevole varietà di pietanze tipiche, poiché storicamente la Sicilia fu dominata sia da popoli occidentali che orientali e tutti portarono le loro tradizioni, di cui rimane traccia nella gastronomia. Ancora oggi il Ragusano è caratterizzato da una forte tradizione agricola e da numerosi allevamenti.

Così come tutte le province siciliane, anche quella ragusana è caratterizzata da un forte senso della famiglia, tanto che è tradizione riunirsi in famiglia la domenica per pranzare tutti assieme. Ciò garantisce che molti piatti tipici della gastronomia ragusana siano preparati periodicamente, evitando così la perdita o l’alterazione di tutte queste ricette storiche.

Uno degli alimenti che maggiormente caratterizza le tavole domenicali delle famiglie ragusane è la pasta fatta in casa. Mamme e nonne usano riunirsi la domenica mattina per impastare e preparare i più svariati tipi di pasta, come ad esempio i cavati e ravioli alla ragusana o la pasta a quadrettini cotta nel brodo di gallina.

La bevanda prediletta dagli adulti per accompagnare il pranzo è sicuramente il vino di produzione locale, che vanta marchi conosciuti a livello nazionale e una varietà notevole di tipologie e gradazioni alcoliche.

Rimanendo in tema di tradizione culinaria, il forno a pietra è stato determinante nella conservazione di piatti storici come, ad esempio, le scacce e il pane.

Ritornando un po’ indietro nella storia, durante il dopoguerra, le famiglie della provincia ragusana che erano in possesso di un forno a pietra si riunivano una volta a settimana per preparare il pane necessario per sfamarsi durante la settimana successiva. Vivendo in condizioni di estrema povertà, la farina era l’alimento più economico che allo stesso tempo assicurava la produzione di una quantità di cibo sufficiente a sfamare una famiglia intera.

Man mano che la situazione economica delle famiglie è migliorata, il forno a pietra ha cominciato a rivestire un ruolo diverso, divenendo un’occasione per invitare degli amici con cui preparare e gustare assieme delle pietanze tipiche durante i giorni festivi.

I forni a pietra sono tipicamente presenti nelle case sparse fra le campagne ragusane, mentre, chi ha vissuto solamente in città ed è un amante di tale forno ha fatto in modo di costruirne uno in casa propria.

Considerando il periodo di crisi economica che stiamo attraversando, il forno a pietra comincia ad essere visto come un mezzo di risparmio, ma che contemporaneamente assicura la preparazione di piatti genuini e nutrienti.

Come è noto, i siciliani sono grandi consumatori giornalieri di pane, e se consideriamo il notevole aumento che ha subito questo alimento negli ultimi anni, è facile rendersi conto di quanto possa risparmiare una famiglia preparando il pane in casa.

Nei panifici di tutta la provincia si possono trovare le più svariate forme di pane, preparate con farine di tutti i generi provenienti dai mulini siciliani. La farina utilizzata è rigorosamente di grano duro e la tradizione vuole che si usi lievito naturale (u cruscente).

Un ringraziamento particolare a Salvo Bracchitta per averci regalato i suoi scatti e vi ricordo, inoltre, che potete continuare ad inviarci le vostre fotografie all’indirizzo e-mail info@ragusaoggi.it

 

 

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