“LE FAGLIE: DAL RICONOSCIMENTO ALLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO”

L’Associazione geologi liberi professionisti della provincia di Ragusa ha promosso per venerdì e sabato il primo convegno sul riconoscimento, la definizione e la valutazione del rischio relativo alle faglie e alle discontinuità tettoniche. Si inizierà domani alle ore 9:30, presso l’aula magna della facoltà di Agraria a Ibla, con i lavori che consentiranno di spaziare dalle caratteristiche tettonico strutturali dell’Altipiano ibleo alle metodologie di indagine relative all’individuazione delle discontinuità tettoniche. Una particolare attenzione sarà posta alla metodica del “noise” sismico che consente di misurare gli effetti di amplificazione nel caso di possibile evento sismico in prossimità delle zone di faglia. Gli interventi permetteranno inoltre di evidenziare le caratteristiche della sismicità dell’area iblea. Nel corso della seconda giornata è prevista un’escursione che consentirà di focalizzare l’attenzione sulle caratteristiche di fagliazione sia alla macro che alla meso scala, in affioramenti chiave presenti lungo la valle del fiume Irminio. Oltre centoventi i geologi, provenienti da tutta la Sicilia, che hanno già aderito all’iniziativa. Dopo l’intervento dei rappresentanti delle istituzioni, il saluto di Pietro Spadaro, presidente Ageo Ragusa, di Emanuele Doria, presidente dell’Ordine regionale dei geologi di Sicilia, e Ester Tigano, presidente della Società geologica italiana, sezione Giovani, si entrerà nel cuore dei temi più importanti. Enrico Tavernelli, professore ordinario di Geologia strutturale al dipartimento di Geologia dell’Università di Siena, si soffermerà su “Crescita, sviluppo ed evoluzione delle faglie e dei sistemi di faglie”. Mario Dipasquale, dipartimento Scienza delle Terra e del Mare dell’Università di Palermo, e Rosario Occhipinti, Ceratonia geophysics, parleranno di “Discontinuità tettoniche e faglie: riconoscimento, classificazione e proprietà”. Giuseppe Coco e Mauro Corrao (Geocheck e Ceratonia geophysics) si occuperanno di metodi geofisici di individuazione delle discontinuità tettoniche mentre Antonio Rovelli, dirigente di Ricerca Ingv della sezione di Roma, parlerà di “Effetti di amplificazione sismica in zone di faglia”. Sarà poi la volta di Raffaele Azzaro, responsabile Unità funzionale sismologia Ingv della sezione di Catania, soffermarsi su “Sismicità e strutture sismogenetiche nell’area iblea: implicazioni per la definizione della pericolosità sismica dell’area”. Dopo l’intervento di Stefano Gresta, professore ordinario di Sismologia, dipartimento Scienze biologiche, geologiche e ambientali, sezione di Scienze della Terra dell’Università di Catania, che illustrerà il rilievo delle zone di frattura al suolo, sarà la volta di una tavola rotonda coordinata da Ageo e dalla sezione giovani della Società geologica italiana.

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