Lavoratori Asu: solo l’Asp di Ragusa ha completato la procedura per la stabilizzazione

La situazione dei lavoratori precari in Sicilia sta raggiungendo un punto critico, con l’ASP di Ragusa che emerge come l’unico ente ad aver completato la procedura di stabilizzazione per i suoi 76 lavoratori. Nel frattempo, molti altri enti sono ancora indietro, nonostante l’imminente scadenza del 15 settembre, termine entro il quale i 4.000 lavoratori Asu (Attività Socialmente Utili) devono essere stabilizzati.

La Commissione Affari Istituzionali dell’Assemblea Regionale Siciliana si è riunita oggi per discutere la questione, ascoltando i dirigenti generali Riccardo Foti e Carmen Madonia. Durante l’incontro, è stato ribadito che, per completare la stabilizzazione, è necessario che i Comuni richiedano entro il 15 settembre le disponibilità economiche necessarie. Se questo termine non sarà rispettato, qualsiasi ulteriore azione verrà posticipata al 2025.

Una situazione complessa

La situazione è particolarmente complessa per i circa 250 lavoratori impiegati nei Beni Culturali della Regione, per i quali potrebbe essere necessaria una nuova legge dell’ARS per consentire la stabilizzazione attraverso l’assegnazione a una partecipata regionale, come la Sas.

Il presidente della Commissione, Ignazio Abbate, ha lanciato un appello agli enti locali, esortandoli ad accelerare i processi di stabilizzazione, invitandoli a dialogare con i lavoratori per determinare quanti desiderano essere stabilizzati e quanti preferiscono mantenere la loro attuale situazione. Finora, solo l’ASP di Ragusa ha completato il processo, mentre altri enti hanno iniziato ma non ancora concluso l’iter.

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