L’ARS APPROVA UNA NORMA PER LA PROMOZIONE DELL’ATTIVITA’ CINEMATOGRAFICA

Una norma che tutela i piccoli cinema e i centri ancora sprovvisti di sale (solo 90 fra gli oltre 400 comuni siciliani hanno almeno una sala cinematografica). Approvata oggi all’Ars la legge sulla “Disciplina in materia di autorizzazioni all’insediamento dell’esercizio cinematografico” che regolerà la distribuzione sul territorio dei cinema, fissando due obiettivi fondamentali: il primo è quello di “recuperare” le sale cinematografiche che hanno subito il contraccolpo economico dovuto alla diffusione delle “multisala” e delle pay tv; il secondo obiettivo è quello di razionalizzare la diffusione sul territorio, ponendo dei “paletti” per i nuovi insediamenti. 

Il Disegno di legge era stato proposto dall’on.le Francesco Calanducci (MPA) ad ottobre dello scorso anno. Approvato con 45 voti favorevoli, 3 astenuti e nessun voto contrario, il provvedimento mira a favorire la diffusione ed il potenziamento dell’offerta cinematografica in aree periferiche o particolarmente svantaggiate; offre un valido strumento per garantire la presenza di sale cinematografiche nei centri storici e contribuisce all’insediamento di esercizi in aree montane e in comuni minori. L’articolo 7, in particolare, prevede procedure semplificate per le sale con meno di 150 posti nei centri abitati, per cine-studi, cineclub.

“E’ un omaggio alla memoria – afferma Calanducci – e a quel patrimonio collettivo scandito dalle pellicole nelle sale cinematografiche dei piccoli paesi. Si tratta infatti – spiega il parlamentare del Movimento per le Autonomie che ha promosso l’iniziativa – di una legge che prima di tutto affronta la grave crisi del settore, non solo per le sue conseguenze economiche, ma soprattutto per quelle culturali, perché un territorio privo di offerta cinematografica è un territorio che si impoverisce culturalmente e socialmente.”

La legge, inoltre, mira a razionalizzare la rete cinematografica, favorendo l’adozione di criteri oggettivi ed obiettivi per il rilascio delle licenze in modo da favorire una diffusione omogenea delle sale, che eviti zone di iper-concentrazione e zone di totale assenza. “A chi ha fatto investimenti notevoli nelle strutture multisala e nei cinema ad avanzata tecnologia – afferma Calanducci – saranno date adeguate forme di tutela con una regolamentazione che terrà conto appunto degli investimenti effettuati”. La norma approvata oggi introduce per la prima la necessità che in Sicilia vi sia una programmazione dell’offerta cinematografica, attraverso un piano pluriennale e che l’Assessorato per il Turismo si doti di una struttura di supporto composta da tecnici che garantisca scelte di qualità e competenti. La norma inoltre si propone di aumentare la vivibilita’ e la sicurezza degli esercizi adibiti a sale cinematografiche, favorire la presenza delle sale nei centri storici salvaguardando l’integrita’ architettonica originaria degli immobili, garantire l’applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro a tutti gli addetti al servizio cinematografico, favorire uno sviluppo equilibrato delle attivita’ assicurando, al contempo, il rispetto della libera concorrenza.

“Nella nostra memoria – ha detto l’assessore Daniele Tranchida – rimane indelebile l’immagine dell’ultima scena di ” Nuovo Cinema Paradiso” con la piccola sala cinematografica di un paesino siciliano demolita. Oggi corriamo il rischio che cinema multisala, homevideo e pay tv, cancellino del tutto i piccoli cinema monosala, le arene, e i cinecircoli. Con questa legge, ci prefiggiamo di fermare la crisi e con essa la cancellazione di tanti piccoli “nuovi cinema Paradiso”. Al contempo miriamo a fare nascere tante altre sale e a favorire l’utilizzo delle nuove tecnologie”. “Si pone da tempo – ha concluso Tranchida – un problema di pluralismo distributivo, di difesa delle produzioni di qualita’ e di garantire pari condizioni di accesso al mercato”.

 

 

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