È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
L’ARRIVISMO
01 Feb 2011 09:32
La tragedia universale dell’uomo, come la Bibbia ha insegnato a noi cristiani, è dipesa dal compimento del peccato originale. Da quel momento in poi l’essere umano ha errato pateticamente in un mondo pieno di insidie di ogni genere, che egli , per istinto innato, cerca di eludere alla meglio, per nulla diverso dall’acrobata, nell’evitare di calpestare i tizzoni di carbone accesi,in una prova di destrezza artistica. Nella nostra epoca ognuno di noi vuole una vita tranquilla economicamente, che si dipani in un terreno levigato, fatto di piaceri e di lusinghe. In tutto questo pochi s’interessano a quanti invece,si dibattono fra mille problemi e ,talvolta, ancora peggio, sono vittime di tragedie e disgrazie.
Negli ultimi decenni è sempre più diffuso il degradante fenomeno dell’arrivismo, o ancora meglio dell’arrampicamento sociale. E’ questo un misero aspetto del comportamento umano. C’è chi non è soddisfatto della sua condizione sociale, e vuole a tutti i costi emergere da essa,mostrando un’ambizione esasperata che tende all’acquisizione di uno status più elevato. Pertanto egli pensa di migliorare la propria immagine,mediante comportamenti tipici da “parvenu” , l’acquisto delle autovetture lussuose e costose o delle villetta su due piani circondata dal fatidico verde del prato inglese, o la frequentazione di circoli sociali e culturali proverbialmente snob, o l’uso improprio di nuovi termini nel linguaggio, inopportunamente introdotti in esso da sprovveduti conoscitori del dizionario italiano.
All’arrivista non interessa il rispetto degli altri e per gli altri. Egli non ha molta stima per il prossimo indigente e precario, quindi non ha alcun interesse a che esso si emancipi nel tempo; anzi , se lo stesso si frappone al conseguimento dei suoi biasimevoli progetti, non esita un istante a screditarlo e a sopraffarlo. Lo stile di vita di questa gente,che io denomino umoristicamente “Vorrei ma non posso” provoca molta indignazione in me,considerando peraltro che, oggigiorno i modelli comportamentali,oggetto della loro ambizione e del loro desiderio sono imputabili a persone riprovevoli e meschine, e pertanto da non imitare.
Questa smania dell’arrivismo sta dilagando nella società contemporanea, ed è diventata una psicosi pericolosamente radicata nella mente di molti. Lo stato, da qualsivoglia regime politico rappresentato, farebbe bene a preoccuparsi di eliminare la triste piaga dell’arrivismo, attraverso l’iniziativa di istituzioni culturali opportune e qualificate, idonee a diffondere l’insegnamento dei valori veri e dei solenni contenuti morali, nelle scuole di qualsiasi ordine, a partire dalla tenera età.
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