È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
L’ANGOLO DELLA POESIA
09 Nov 2014 19:47
L’ADDIO
Oramai ho imparato,
ad ascoltare il silenzio della mia anima,
qui,
nella solitudine, circondata dalla meravigliosità
del mio paradiso.
La salsedine, a volte brucia,
e il sale dei ricordi assale.
A volte è anche tristezza,
per un amore dissolto o forse
mai esistito.
In fondo l’amore cos’è.
Fremiti del cuore,
e lacrime.
Oramai ho imparato
a non amarti più.
E quell’estasiante follia nell’amarti,
ora,
è pace,
è noia,
è silenzio.
Oramai ho imparato,
e non scrivo più poesie d’amore,
ma solo versi,
lettere d’infiniti addii.
Anna Maria Mangione
Era la vigilia di capodanno e,
sola come sempre, coi suoi pensieri,
Anna rifletteva sulla sua vita e su quell’ultimo anno che tra poche ore sarebbe scomparso.
Si, scomparso, come tutti quanti gli altri trascorsi e appartenenti oramai ad un passato di cui solo memorie si hanno e null’altro.
Tutto finito, dissolto.
Tutto il dolore vissuto in quell’interminabile 2013, anch’esso si volatizzava insieme a tutte le lacrime piante e alla disperazione.
Il torto subito, perdonato.
Le cattiverie, i tradimenti rimessi a Chi sa.
Cosa rimaneva oggi?
Solo adoperando l’amore e cambiando il modo di porre le domande, ella aveva ottenuto, finalmente la gioia e riavuto l’unione nella sua famiglia.
Rimaneva anche questa solitudine che non rattrista ma che fa molto riflettere su quanto in realtà tutti quanti possiamo essere esseri soli.
Soli anche se in mezzo a tanta gente, soli col nostro io che a volte si tramuta in tiranno e che s’impossessa ossessionandoci in mille modi.
Solo scardinando argini, rifiutando compromessi e stereotipi e quindi
agendo in rettitudine, sincerità e amando e amandoci si può vincere la solitudine.
Se le illusioni si tramutano sempre in delusioni, se i sogni rimangono tali, se le speranze e le aspettative svaniscono in bolle di sapone, se tutto è sempre nella realtà differente ai nostri desideri……non facciamoci altro male chiudendoci in noi stessi e lasciare, invece, che il bambino che e’ dentro di noi, rinasca e che c’insegni a ridipingere un arcobaleno sulla nostra esistenza colorando i nostri attimi d’ottimismo e positività che possiamo
sprigionare ed espandere, illuminando l’universo col nostro sorriso!
© Riproduzione riservata