È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LA TERRA IBLEA IL VENTRE MOLLE DELLA SICILIA
28 Ago 2015 08:57
Come possono svanire ben 8 milioni di euro destinati ai siti archeologici di Camarina e Cava Ispica nel totale disinteresse di chi avrebbe dovuto vigilare e controllare? Sono amareggiato nell’aver appreso in questi giorni dell’ennesimo scippo perpetrato dal Governo regionale ai danni della provincia di Ragusa. Persi infatti 6 milioni di euro di fondi europei destinati al museo e all’area archeologica di Camarina e 2 milioni a favore di Cava d´Ispica. Una perdita inaccettabile che conferma ancora una volta l’atteggiamento silente e per certi aspetti accondiscendente della deputazione regionale iblea complice dello sfacelo attuato dal governo regionale che continua a penalizzare il nostro territorio. Incompetenza, distrazione, imperizia: da che cosa è scaturito tutto ciò che di fatto ha fatto svanire un’altra opportunità di crescita e valorizzazione culturale del nostro territorio? A tal proposto ho invitato il sindaco di Modica ad attivarsi immediatamente affinchè questi fondi si possano recuperare perché rischiano seriamente di tornare a Bruxelles. Tra l’altro tutti i pareri e le produce di competenza comunale erano stati completati nei termini previsti. Spero che anche gli altri sindaci iblei facciano fronte comune per dire basta a becere nefandezze. Ritengo che la Soprintendenza di Ragusa in questa vicenda abbia le sue responsabilità ed invito chi di dovere a rendersi conto che le cose negli ultimi decenni sono cambiate e che il ruolo della Soprintendenza non può essere ridotto a “nullaostificio” ma al contrario deve essere punto di riferimento per la progettazione, ristrutturazione e valorizzazione delle nostre ricchezze archeologiche e monumentali adeguandosi ai modi e ai tempi dettati dall’Unione Europea e non al “modus operandi della Sicilia” fatto di lungaggini e proroghe.
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