Mentre l’azienda sanitaria continua a rivendicare risultati positivi nella riduzione delle liste d’attesa, sul territorio emergono episodi che sollevano interrogativi sulla reale efficacia del sistema. A portare all’attenzione pubblica una vicenda emblematica è il Comitato Civico Articolo 32, che segnala quanto accaduto nei giorni scorsi a un paziente dell’ospedale di Modica. «La mattina del 16 […]
LA SOLIDARIETA’ DI AVVISO PUBBLICO
26 Ago 2015 09:39
Appresa la notizia dell’incendio che ieri, 25 agosto, ha devastato il magazzino di prodotti ortofrutticoli di proprietà di Maurizio Ciaculli, situato in Sicilia, a Vittoria (RG), Contrada Serra Rovetto, il Vicepresidente nazionale di Avviso Pubblico (“Regioni ed enti locali per la formazione civile contro le mafie”) ha espresso la solidarietà propria e dell’Associazione al dirigente regionale di Altragricoltura. Lo conosciamo da anni, ha detto Gurrieri, “come un imprenditore capace, che non ha esitato a denunciare spontaneamente e in modo circostanziato alla magistratura il malaffare che si annida nell’agroalimentare siciliano, con atti coraggiosi che, da quel momento, lo hanno esposto a ripetute minacce, rese note all’opinione pubblica dallo stesso Ciaculli. Pur con la cautela data dalle indagini ancora in corso, ha proseguito, “la natura dell’incendio che ha devastato la sua azienda sembra chiaramente dolosa e la sua origine probabilmente legata ad un colpo di coda di quei gruppi criminali che Ciaculli ha denunciato, e sui quali auspichiamo si concentreranno ora le indagini, che ci auguriamo possano portare rapidamente all’accertamento delle responsabilità e all’adozione di provvedimenti esemplari”. “Sia chiaro però”, ha concluso Gurrieri, “che quest’incendio, se ne sarà confermata la matrice dolosa, costituisce l’ennesima sconfitta per uno Stato che non riesce ancora ad assicurare una adeguata protezione ai cittadini e agli imprenditori che denunciano il racket e le pressioni criminali sull’economia legale, e che spesso, come accaduto proprio a Ciaculli, sono posti ai margini di un mercato ancora in parte controllato dai clan ed esposti a ritorsioni di ogni tipo. Occorre quindi che siano subito potenziati organici, standards, garanzie: più uomini e mezzi, misure di protezione più efficaci anche sotto il profilo economico per chi denuncia, ulteriore sostegno all’antiracket e all’antiusura. Il Governo ha recentemente aperto una riflessione sul Mezzogiorno, ma senza l’adozione immediata di queste misure il Sud e il resto del paese rischiano di perdere la partita più importante, quella della legalità”.
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