“LA POLITICA REGIONALE STA DISTRUGGENDO LA SANITA’ IBLEA”

Grande preoccupazione nei volti dei lavoratori precari dell’Asp, anzi ex lavoratori, poiché dal 15 febbraio molti non saranno più chiamati a svolgere le abituali mansioni. Si tratta di operatori sanitari, infermieri, operai, cuochi. Tutta gente che per molti anni (in alcuni casi anche 20) ha risposto alle chiamate dell’Asp iblea, impegnandosi per parecchi mesi. “Siamo disposti a lottare per il nostro lavoro. Da anni facciamo questo mestiere, siamo qualificati e attendiamo che si sblocchi qualcosa. Adesso ci ritroviamo invece con un pugno di mosche in mano”, denunciano alcuni lavoratori.

Il responsabile provinciale del dipartimento sanità della Funzione pubblica, Angelo Tabbì, prova a sintetizzare le ragioni della protesta: “La nuova dotazione organica disposta dal governo regionale non prevede più l’utilizzo di tali lavoratori. Ciò coinvolge ben 160 famiglie della provincia di Ragusa, ma ben presto il numero salirà poiché la stessa sorte è prevista per altre 200 persone. Un dramma che coinvolge tutta la collettività. Per questo motivo ci siamo dati appuntamento in Viale del Fante, per sperare in un colloquio con il Presidente Antoci. Sappiamo bene che egli non ha nessun potere decisionale in merito, ma speriamo che voglia farsi da portavoce di un disagio collettivo”.

Dopo pochi minuti una piccola rappresentanza ha chiesto di essere ricevuta. Il Presidente Antoci non solo ha acconsentito, ma ha invitato i manifestanti ad assistere all’incontro nella saletta conferenze dove tutti hanno avuto la possibilità di esternare il proprio parere. “Abbiamo incontrato l’assessore Russo il 17 dicembre e durante la riunione abbiamo avanzato molte proposte. Ma ad oggi non abbiamo visto nessun passo avanti, anzi – afferma Giovanni Avola, segretario CGIL, a fianco dei precari – abbiamo saputo che si sta procedendo con l’assegnazione a ditte esterne dei servizi che prima svolgevano adeguatamente questi precari. Si parla di contratti per milioni di Euro che, se proseguirà la condotta della Regione, verranno affidati ai soliti “amici”, i quali assumeranno persone senza competenze, sottopagandole per guadagnare il più possibile. I nostri precari non hanno mai scavalcato nessuno – conclude Avola – provengono infatti dalle liste di collocamento”.

“Si raggiunge il paradosso – tuona l’Onorevole Ammatuna -, gli ospedali iblei registrano una carenza drammatica di organico e contemporaneamente si tagliano i posti di lavoro per mancanza di fondi. Però poi per affidare ad esterni gli stessi servizi si sperperano le risorse pubbliche. E, tutto questo, a danno della qualità del sistema sanitario provinciale. Posso affermarlo – conclude Ammatuna –: l’Assessore Russo ha distrutto la sanità in provincia e contro tali soprusi non possiamo che essere uniti per portare avanti le nostre ragioni”. Dello stesso parere Pippo Mustile, consigliere Provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà

Il Presidente Antoci si è fatto carico dei malumori e delle preoccupazioni, dichiarando di voler chiedere incontri urgenti con il Direttore Generale Gilotta e con l’Assessore regionale, per cercare di intravedere una possibile via d’uscita e di portare all’interno del consiglio provinciale tali problematiche, affinché possano essere presto date risposte concrete.

 

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