LA PIANIFICAZIONE TURISTICA A RAGUSA? LASCIA A DESIDERARE. LO DENUNCIA L’ASCOM

La pianificazione turistica a Ragusa? Lascia a desiderare. Parola del presidente della sezione cittadina dell’Ascom, Salvo Ingallinera, che, questa mattina, in conferenza stampa, assieme a Gianni Cassarino, componente del direttivo, ha tracciato un bilancio della stagione estiva 2016. “Nonostante – ha detto Ingallinera – si sia registrata in media un aumento delle presenze, tra l’altro in previsione già annunciato dalla nostra associazione di categoria, per i fatti che hanno coinvolto la Tunisia, l’Egitto e la Turchia, non siamo riusciti a cogliere in pieno questa opportunità. E ne è la prova la chiusura dell’infotourist di Marina di Ragusa e lo scarno e povero materiale messo a disposizione dei turisti e delle strutture ricettive. Anche in questo caso, scelte superficiali da parte dell’Amministrazione comunale, scelte poco lungimiranti e soprattutto non concertate, hanno portato a risultati nient’affatto lusinghieri”. L’attenzione della sezione Ascom di Ragusa si è dunque concentrata sui maggiori poli di attrazione turistica in città. “Per quanto concerne Ibla – ha sottolineato Ingallinera – si è registrato, durante la stagione estiva, un incremento delle presenze turistiche pari al diciotto per cento con andamento generale delle vendite in crescita. Le criticità riscontrate? L’inizio dei lavori ai Giardini iblei con il montaggio del cantiere fortemente limitante per la fruizione del sito da parte del pubblico. Rileviamo, anche in questo caso, la mancata concertazione con le associazioni di categoria che avrebbero potuto essere determinanti nella individuazione di metodiche cantieristiche meno impattanti. Inoltre, i mezzi di comunicazione con i parcheggi di Ragusa superiore spesso sono stati fuori uso e comunque con orari estemporanei. I parcheggi presenti a Ibla, poi, sono insufficienti e non collegati tramite navette al centro del quartiere barocco”. Note senz’altro più dolenti per il centro storico di Ragusa superiore, come ha chiarito Cassarino. “Abbiamo registrato – ha sottolineato – un calo di presenze e un decremento delle vendite, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, di circa il 15-20%. Numerose le criticità che abbiamo potuto rilevare, dal proliferare di episodi criminosi nel quadrilatero via Matteotti/Coffa-via Mario Leggio-via Sant’Anna-via Giambattista Hodierna, all’illuminazione scarsa e senza alcun tipo di attrattiva per i potenziali consumatori. E, ancora, la mancanza di bagni pubblici mentre le iniziative turistiche, come spettacoli e manifestazioni, sono state scarse e non coordinate”. Singolare, inoltre, il caso di Marina di Ragusa. Il presidente Ingallinera ha messo in rilievo che “si è registrato un incremento di presenze di circa il 20% e un distonico calo medio dei fatturati tra il 10 e il 15%. Tra le principali criticità l’ordinanza sulle emissioni sonore fortemente stringente in particolar modo sulla limitazione degli orari e la mancanza di alternative alle penalizzanti disposizioni di comportamento in spiaggia che hanno fatto sì che in particolar modo i giovani si spostassero su altri lidi meno controllati favorendo così la transumanza lungo la costa e il conseguente danno economico alle nostre attività commerciali. Queste ultime, costrette a spegnere la musica all’1 di notte, si sono trovate nei fatti a perdere almeno un’ora di lavoro che per certe attività (pub, paninerie, birrerie, etc.) rappresenta circa il trenta per cento in meno di incassi. La percentuale di cui abbiamo parlato, infatti, è la media ponderata tra i risultati lievemente in crescita di alcuni ristoratori e i risultati nettamente negativi degli esercizi in questione”.

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