LA PERSONALE PITTURA DI CLARA CALÌ RISCUOTE CONSENSI

 

Grande successo per la personale di Clara Calì. Un’attenzione straordinaria da parte dei cultori d’arte e dei semplici appassionati che, in questi giorni, si sono soffermati con occhio decisamente attento ad ammirare le opere dell’artista ragusana che rimarranno esposte sino al 20 maggio, ogni giorno dalle 17 alle 20, nello spazio espositivo “Il chiodo” di via Mario Leggio 173 a Ragusa. Il realizzatore dell’evento artistico, Amedeo Fusco, parla di un ulteriore incontro avente per comune denominatore l’arte tra la comunità cittadina e non solo, perché molti visitatori arrivano dal resto della provincia oltre che da fuori, e la Calì. “Un’artista – afferma Fusco – di grande sofferenza. Dinanzi alle sue composizioni policrome c’è da rimanere ammaliati. Tutto ciò perché riesce ad abbinare estro ad una fervida creatività oltre ad una sua personalissima sensibilità per gli accostamenti cromatici”. Anche il critico d’arte Rosario Sprovieri, che ha realizzato il catalogo della “personale”, parla di un’artista che “riesce ad unire con naturalezza le sfumature infinite dei colori, in maniera armoniosa ed equilibrata, sorprendendo piacevolmente anche l’occhio più abituato ed esperto. Clara Calì interpreta, descrive e riesce a dare forma particolare a tante delle nostre emozioni, lo fa architettando universi e sfumature di colori, sommessamente ci narra di momenti che appartengono ai ricordi. E’ un’artista che si esprime unicamente con la forza del colore, attraverso un linguaggio intimo, unico, universale. Attraverso le opere e la sua arte, riesce a proporci con grande abilità la complessità e la ricchezza del suo stato d’animo d’artista, che indubbiamente stimola non solo la nostra immediata curiosità ma anche e soprattutto la nostra adesione completa e il nostro stupore e una grande ammirazione. Le sue opere sono onde sonore che penetrano e restano dentro. Quando il sipario si apre e la luce illumina il mondo privato di Clara Calì, i suoi colori diventano scene vive, uniche e incantate, un invito alla contemplazione”.

                                         

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