LA PERSONALE DI FRANCESCO LUCIFORA CHIUDE IL CICLO DI MOSTRE AL MUSEO CAMPAILLA

In occasione dell’ultimo appuntamento di Aperitivi ad Arte, giovedì 15 Settembre, il Museo Campailla di Modica ospiterà la Personale “Ritratti Manovrabili” di Francesco Lucifora, che chiude il ciclo di Mostre inaugurato lo scorso 7 Luglio nell’ambito della Rassegna Museo d’Estate.

Francesco Lucifora nasce a Modica (Rg) nel 1985. Sin da piccolo mostra un gran interesse per l’arte che inizialmente lo fa avvicinare al mondo dei graffiti. Frequenta il Liceo Artistico di Modica e partecipa con successo a varie estemporanee di pittura e a diverse collettive. Terminati gli studi liceali, abbandona per un breve periodo i pennelli, ma la passione non muore anzi si fa sempre più forte. Decide, quindi, di continuare ad assecondarla e si iscrive al corso di Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Tale scelta non soddisfa pienamente le sue aspettative, così lascia la capitale e ritorna nella sua amata terra iscrivendosi al corso di Restauro presso l’Accademia di Belle Arti di Catania che frequenta tuttora con profondo interesse. Prosegue contemporaneamente la sua ricerca e sperimentazione tecnico-pittorica. Oltre alla pittura Francesco, nel 2009, entra in contatto con il mondo della fotografia che lo coinvolge e lo appassiona ogni giorno sempre di più, suscitando in lui nuove forti emozioni.

Scrive Alice Garofalo a proposito della Mostra “Ritratti Manovrabili”: “La figura del manichino è in pittura, da De Chirico in poi, simbolo dell’uomo-automa contemporaneo. E proprio da De Chirico il giovane Francesco Lucifora trae ispirazione e approfondisce la ricerca tematica per questa nuova mostra, mettendo in scena una commedia dai toni sgargianti ed ironici, interpretata da personaggi che sono l’allegoria della stasi psico-sociale che caratterizza il modus vivendi dell’uomo moderno. Volti di legno resi umani da tratti prettamente maschili (come i baffi) rappresentano la “devitalizzazione”: sono forme catturate dalla vita, ma ne sono assolutamente prive, generando di conseguenza una sensazione di mancato movimento e di pietrificazione dei personaggi. La tecnica pittorica di Francesco Lucifora sembra aver raggiunto un equilibrio. Da “Buzzle” in poi, la scelta cromatica delle tinte forti e le pennellate grezze che aggrediscono la tela con l’impeto di chi vive l’urgenza della comunicazione visiva, sono la cifra stilistica dell’artista. Pur senza rinunciare alla carica ironica che è peculiarità del suo carattere, Francesco affronta con queste nuove tele una seria riflessione sulle problematiche dell’essere umano, in particolar modo sulla “manovrabilità” dell’uomo che rinuncia all’educazione e alla cura della propria anima. Esseri senza velleità che pur di raggiungere obiettivi spesso non condivisi (né condivisibili, d’altra parte), fanno dei messaggi sociali votati al consumismo e all’apparenza la propria filosofia di vita. I manichini di Francesco Lucifora sono tutti dello stesso colore ma con forme e particolari distinti (baffi, cappello, conchiglia), mentre gli sfondi policromi tendono a significare che l’omologazione dell’individuo è squisitamente intima. Privi di pupille, tranne in un dipinto in cui l’uomo intrappolato dentro il manichino di legno piange se stesso per la miseria in cui (si) è costretto. Ogni tela nasconde simboli che sono la rappresentazione, involontaria e spontanea a detta dello stesso artista, della personalità controversa dell’autore”.

Nel corso della serata, come di consueto, ai partecipanti sarà offerta gratuitamente una degustazione di prodotti tipici del territorio fra cui pane di casa, legumi e vino offerti dalle Aziende Agricole Roccasalva e Causarano affiliate ai Mercati Contadini. 

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