LA NOVA VIRTUS CHIUDE LA STAGIONE CON UNA SCONFITTA

La Nova Virtus, già retrocessa, perde l’ultima partita dell’anno contro la Montenapoleone. La squadra di Recalmuto vincendo a Ragusa conserva il terzo posto in graduatoria.

Recalmuto sconta l’assenza, oltre che di Paride Giusti, anche di Alessandro Toto, infortunatosi al ginocchio in settimana (anche per il forte play, come per Giusti, la stagione sembra conclusa), mentre la Nova Virtus recupera in extremis Mattia Terrana e schiera pure il caparbio ”capitanino” Carmelo Iurato. Partenza forte degli ospiti, con il giovane Mazza che fa la differenza, mentre i ragazzi della Nova Virtus  latitano in difesa e

ciccano in attacco. Racalmuto prende il largo (il top sul più 13 ), prima di un libero ibleo che chiude il periodo sul 9-21 (10’). Nel secondo parziale coach Recupido cambia modulo. La nuova difesa mette in difficoltà i ragazzi di Cardillo che, dopo un canestro di Sanicola (nuovo massimo vantaggio ospite sul 9-23 dell’11’), non ne imbroccano più una (0-8 dal perimetro in questa fase), mentre la Nova Virtus inanella un confortante 13-2 che rimette le cose a posto. Anzi, con una “bomba” del play tascabile Emmolo, la baby-band mette il muso avanti (28-27 al 19’). L’inerzia sembra cambiata, ma prima due sfortunate iniziative di Mammana che prima sbaglia facile e poi conclude con troppo fretta, ridanno ossigeno alla Montenapoleone che a un  secondo dalla fine, trova un incredibile siluro con David Petrucci che trova il canestro da una distanza proibitiva. Al rientro dagli spogliatoi la squadra ospite è avanti di quattro lunghezze, ma la squadra ragusana riesce a portarsi avanti. L’ultima frazione si apre con un    micidiale 0-7 agrigentino per il nuovo massimo vantaggio (47-60 al 34’) ma due triple di Cassì (finalmente!) ed Emmolo riaprono il match . La Nova Virtus, malgrado errori pacchiani nel colorato, arriva con una tripla di Emmolo ed un canestro di Terrana persino a meno 2 (63-65 ad 85 secondi dal gong) ma prima Emmolo forza incredibilmente con un tiro frettoloso da 7 metri, poi Iurato e Canzonieri sbagliano quando il canestro sembrava fatto. E’ De Bartolo, a quel punto, a griffare la nuova decisiva fuga di Racalmuto, con Terrana che inveisce contro i “grigi”  per l’ennesimo fischio irridente, ma anche contro qualcuno del pubblico che lo censura per una palla persa. Un finale amaro, anche se il PalaPadua applaude la “scugnizzi-band” che saluta a metà campo. 

 

 

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