LA MONETA DELLA DISCORDIA

Giovedì 26 aprile c’è stata la presentazione del libro “La moneta della discordia” di Giovanni Moro presso l’AVIS di Ragusa. Un libro interessante che tratta un argomento spinoso in questo momento storico, quello dell’euro che viene visto sempre più come la causa scatenante della crisi economica europea. Alla presentazione del libro ha iniziato il dibattito il dott. Salvatore Di Fini presidente dell’Associazione Culturale “Itinerari” che ha spiegato come ormai le problematiche dell’economia sono all’ordine del giorno, a causa della speculazione finanziaria. E ha voluto evidenziare anche come la moneta ha anche una sua anima, anche a livello sociale. A seguire c’è stato l’intervento del prof. Francesco Raniolo che ha affermato che nel libro di Giovanni Moro il tema della cittadinanza europea si afferma più volte. “ Il libro – continua ancora Raniolo – è costituito da un intreccio tra cittadinanza e moneta, dove essa possa costituire un fattore della cittadinanza europea”. Spiega anche che il libro non è difficile da leggere, ma è molto scorrevole e facile da leggere e sfugge da tecnicismi. Ci spiega anche che il libro ha una prosa  piana con apparati a corredo molto leggeri. Il format è molto interessante e di sostanza. Si può evincere già dall’introduzione la faccia nascosta della moneta. C’è la dimensione oscura della moneta, quindi da qui l’altra faccia della moneta. C’è stato anche un intervento del Direttore Generale della Banca Agricola Popolare di Ragusa, l’avv. Salvatore Inghilterra. “Dietro il processo dell’ingresso dell’euro- afferma Inghilterra – c’è un preciso e sicuro processo politico”. Egli dice che l’euro nasce come strumento destinato a neutralizzare le pretese germaniche. Considera che il trattato di Maastricht è quello che da l’approdo all’euro come moneta unica. Infatti possiamo dire anche che l’introduzione dell’euro è una pietra miliare nello sviluppo dell’UE e costituisce la massima trasformazione monetaria mai avvenuta. Infatti l’euro è la fondamentale attuazione dell’ UEM e si somma al grande successo del mercato unico. Inghilterra vuole anche mettere in evidenza il fatto che con l’introduzione della moneta unica si sono messe al riparo molte economie facenti parte dell’UE. “L’euro subisce le recriminazioni dei cittadini –afferma – Inghilterra – ma non c’entra nulla, non è colpa sua ma della speculazione”. “Se salta l’euro – continua ancora – salta perché uno alla volta si andranno a sbriciolarsi tutti quei stati europei che hanno un forte debito pubblico”. Infine c’è stato l’intervento di Giovanni Moro che ha voluto ringraziare il prof. Raniolo e l’ avv. Inghilterra per aver letto il libro con grande attenzione e partecipazione e ha fatto anche un ringraziamento a coloro che hanno organizzato l’evento. “Io non sono un economista – afferma Moro – questo continuo a sottolinearlo, perché io non ho competenze sull’euro come oggetto economico e del resto il programma di ricerca di cui questo libro è un prodotto è dedicato proprio all’altra faccia della moneta, su tutti questi aspetti nascosti che legano la moneta unica alla cittadinanza europea”. “L’euro  – continua – Moro è l’unico linguaggio comune in una unione che è fatta di ventitré lingue ufficiali”. Ha concluso, mettendo in evidenza il fatto che l’euro ha dato maggiore possibilità di spostamento per i cittadini dell’eurozona. Questo è molto importante ed essenziale. È stato un dibattito interessante dove sono stati trattati i vantaggi e anche degli svantaggi della monete unica a causa della speculazione che oggi giorno è sempre più viva.

 

 

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