LA FORZA AVVINCENTE DEI FUNK OFF TRAVOLGE D’ENTUSIASMO IL PUBBLICO

Lo spettacolo prima di tutto. Questa la filosofia dei Funk Off, prima marching band italiana, fondata dal toscano Dario Cecchini. E in nome di questa filosofia, ieri sera, al Vittoria Jazz Festival,  la band ha dato prova della loro bravura  nella musica e nelle coreografie.

«Quello di muoverci e danzare sul palco – dice Dario – è stata proprio un’esigenza che ho sentito agli inizi degli anni ’90, avevo suonato con grandi jazzisti, veri professionisti, che in quanto a tecnica erano strepitosi, ma mi sembrava che nessuno avesse la musica nei piedi e nelle braccia e così decisi fondere musica e spettacolo, perché la musica facesse divertire innanzitutto i musicisti e poi tutti gli altri».  Chapeau. Il risultato è vincente.

La loro esibizione comincia in piazza del Popolo, tra gli sguardi incuriositi della gente, un brano per riscaldarsi e poi via con la street parade. I Funkoff hanno percorso tutta la via Cavour, e sono arrivati suonando e piroettando, in piazza Enriquez, dove sono saliti sul palco, accolti da una folla che li ha accompagnati divertiti.

Due ore di concerto, con uno spazio ricavato anche per il bis, durante le quali Cecchini e i suoi hanno presentato il loro ultimo lavoro discografico Power to Music, suonando brani come Look Ahead, Jimy’s Legacy: «Dedicato ad un grande musicista – ha detto Cecchini – che noi amiamo molto e che tutti dovrebbero amare: Jimi Hendrix». I Funkoff si sono concessi anche un tuffo al passato con un brano che è «un po’ il nostro manifesto: Aow». La band non si è fatta mancare proprio niente, nemmeno l’Inno di Mameli rivisitato in chiave funky – jazz e Get The Funk, chiedendo la collaborazione del pubblico.

Anche Francesco Cafiso ha partecipato allo spettacolo dei FunkOff, salendo sul palco a metà concerto e suonando con loro Culture on the Roof, un altro brano dell’ultimo disco.

Musica e qualità narrativa sono la carta vincente di questo gruppo «e Power To Music è il risultato di una ricerca che dura da anni» – ha detto Cecchini che insieme alla sua band nel 2002 ha aperto cinque concerti del tour Il Quinto Mondo di Jovanotti.

 

A chiudere il Vittoria Jazz Festival, come di consueto, sarà Francesco Cafiso. Questa sera alle 22, in piazza Enriquez, il Francesco Cafiso Quintet metterà in campo un repertorio molto variegato, ma saranno tutti brani composti da Francesco, alcuni dei quali ispirati alla Sicilia (La Banda, La Festa, Dominaciones, Mons Gibels).

 

 

 

 

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