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LA COMPAGNIA “TEATRO DEGLI ARCHI” FA RIDERE TUTTA PIAZZA DEL MERCATO VECCHIO
11 Set 2011 06:55
Per il terzo appuntamento della Rassegna “Tano Rizzo”, Piazza Mercato Vecchio a S. Croce Camerina ha ospitato la compagnia “Teatro degli Archi” di Comiso. Per l’occasione hanno deciso di divertire il pubblico con la commedia brillante “U califfu”. Ad aprire la scena Rusina e Maddalena, rispettivamente madre e figlia, la quale si lamenta delle poche attenzioni che il marito Rocco le riserva.
Dalla porta, quindi, arriva proprio Rocco con tanto di parrucchino color platino e viene maltrattato dalle due donne. La situazione peggiora quando arriva una lettera che spiega a Maddalena qual è il lavoro del marito; infatti Rocco per sfuggire alla disoccupazione ha intrapreso furbescamente la carriera del gigolò, affermandolo come unico ed insuperabile del paese.
La suocera Rusina, vedova dopo soli due anni, è in cerca di un compagno e come primo candidato aveva scelto lo schizzato Cavaliere Maremoto, celebre in tutto il paese per aver sparato alla prima moglie Rosaria, che arrivando nel salotto di questa stramba famiglia spiegherà che è scampata alla morte solo perché è stata presa di striscio dalla pallottola.
Così si chiude il primo atto. Nota di merito alla compagnia “Teatro degli Archi”, che hanno ingannato lo spettatore, che solitamente odia il tedio delle pause, perché sono riusciti a rendere “spettacolo” anche il cambio di sceneggiatura; infatti grazie all’architetto Posapiano, arrivato per rinnovare gli interni della casa di Rocco, abbiamo assistito alla metamorfosi della scena senza capire che il primo atto fosse terminato.
Adesso in una casa da ricchi Maddalena e Rusina, coperte da gioielli e vestiti firmati, hanno cambiato atteggiamento nei confronti di Rocco, anzi Roccuccio, come lo chiamano loro. Ad arrivare sulla scena sono Rocchetti e Ferdi, due politicanti, che vogliono candidare Rocco come Presidente del quartiere.
Grazie a una telefonata tra un fantomatico Ministro e Rocco, si apre una pagina di satira sull’attualità. Infatti Rocco alle domanda che gli viene posta a proposito di cosa manca al sud risponde: “Non ci manca nulla”. Non c’è disoccupazione, né miseria, le autostrade non ci mancano e nemmeno gli aeroporti.
La commedia si chiude con l’abbandono di Maddalena, che prima ha avuto cura di prendersi tutti i soldi ed anche le sterline, che Rocco ha ricevuto da uno Scozzese che gli aveva chiesto di mettere incinta la moglie. Al povero e triste Rocco non spetta altro che continuare con il suo ingegnoso e proficuo lavoro.
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