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La caduta del muro di Berlino trent’anni fa: ne ha parlato a Ragusa Marcello Veneziani
29 Ott 2019 10:30
“Affrontare con una lucida analisi critica quando accadde trent’anni fa a Berlino, quando fu abbattuto il muro, non è semplice né può essere liquidato senza una attenta considerazione di quello che è stato il nostro passato. Ci è riuscito lo scrittore Marcello Veneziani che, domenica scorsa, alla sala Falcone Borsellino, a Ragusa Ibla, ha animato il convegno sul tema “Crollò un mondo, ricominciò la storia. La caduta di Berlino 30 anni dopo” promosso dall’associazione culturale Vesta a cui ho partecipato con grande interesse”.
Lo dice il consigliere comunale Carmelo Anzaldo il quale mette in rilievo che ai lavori del convegno, moderati da Giuseppe Guccione, moderatore dell’appuntamento e socio fondatore dell’associazione presieduta da Umberto Calvanese, ha partecipato anche il sindaco Giuseppe Cassì. “Per quasi un’ora – spiega Anzaldo – Veneziani ci ha affascinati riportandoci a quel lontano 1989, ripercorrendo tutte le fasi storiche che portarono all’abbattimento di quel muro, eretto con la menzogna e con altrettanta menzogna caduto. Un muro che avrebbe dovuto difendere dall’avanzata dei fascisti che, sconfitti definitivamente nel ’45, non potevano più nuocere. Un muro che difendeva non si sa chi o da che cosa: infatti, all’improvviso, crollò”.
Veneziani poi ha voluto focalizzare meglio alcuni aspetti della dimensione storica di quel periodo. “Un ruolo importante in questo evento di portata eccezionale per il nostro futuro – sottolinea ancora Anzaldo riportando le conclusioni dello scrittore – lo ebbe il pontefice dell’epoca, Giovanni Paolo II. Quando disse: “Aprite, spalancate le porte a Cristo!”, probabilmente il Santo Padre si riferiva proprio all’abbattimento del muro di Berlino, quel muro che divideva non solo il liberismo dal comunismo, ma che aveva anche “congelato” il tempo innescando una guerra fredda, i cui esiti avrebbero potuto portare, con ogni probabilità, le due superpotenze mondiali ad innescare un catastrofico conflitto nucleare. Ringrazio l’associazione Vesta per avere fornito ai ragusani questa opportunità di approfondimento. E spero che possano essercene delle altre dello stesso tenore da qui a breve”.
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