LA BIRRA DEI TRAPPISTI

Per gli appassionati di birra, il Belgio rimane una tappa obbligatoria, impossibile da conoscere in un solo viaggio. Sebbene la vastità territoriale del Belgio sia abbastanza ristretta, poiché ha una superficie poco più grande della Sicilia, il paese conta una vastità incredibile di tipologie di birra. Nessun altro paese possiede una vastità di birre così diversificate fra loro.

La birra è molto radicata nella tradizione belga e lì ricopre il ruolo che ha il vino in Italia o in Francia. Vi sono negozi specializzati solo nella vendita di birra e comunque non vi è bar o locale per quanto piccolo sia, che non proponga almeno una decina di etichette diverse.

La stragrande maggioranza della birra prodotta in questo paese è tipo Pilsner. Si tratta, quindi, di birre bionde da largo consumo, con gradazione alcolica contenuta e spiccata tendenza amara. Il Belgio, però, è noto per le sue birre dalla forte gradazione alcolica. Per lo più attestate sugli otto gradi, ma possono raggiungere anche i dodici gradi. La diffusione di birre così forti, si ebbe nei primi anni del Settecento quando venne varata una legge che proibiva la vendita di liquori nei caffè. Cominciò, così, a crescere la domanda di birre ricche di alcol capaci di compensare la messa al bando dei liquori, fino a divenire la caratteristica simbolo delle birre belghe.

Maggior successo raggiunse, però, un tipo di birra che ha come unico fattore comune la manodopera: si tratta della birra trappista. Sebbene spesso si parla di birra trappista come di una tipologia di birra, in verità, come detto prima, questa famiglia non è una tipologia di birra, ma ha come unico fattore comune il fatto di essere prodotta nei monasteri dai frati trappisti.

Le birre d’abbazia o bière d’Abbaye, molto diffuse anche nel mercato italiano, non sono birre trappiste, bensì birre prodotte dalle industrie birrarie a cui monaci di monasteri vari danno in concessione il nome del proprio monastero.

Le birre trappiste si producono solo in sette monasteri: Chimay, Orval, Rochefort, Westmalle, Westvleteren e Achelse Kluis (quest’ultima etichetta il proprio prodotto con il nome abbreviato di Achel), che si trovano in Belgio, mentre De Koningshoeven, che produce La Trappe, si trova in territorio olandese. Inizialmente erano otto, quella in territorio tedesco, l’abbazia di Mariawald, dovette cessare la produzione per problemi di approvvigionamento di materie prime a metà degli anni Cinquanta. Ma essa comunque partecipò alla creazione del marchio Authentic trappist product, un disciplinare nato per difendere dalle imitazioni l’autenticità dei prodotti trappisti. Il logo è formato da un esagono con la scritta Authentic trappist product e si trova sui tutte le birre prodotte dai monaci.

Ogni monastero produce varie etichette (solo il monastero di Orval continua a produrre una sola etichetta) e in comune hanno solo la lavorazione ad alta fermentazione e l’ottimo abbinamento con il formaggio, ancora meglio se si tratta di un formaggio trappista.

 

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