LA BIBLIOTECA COMUNALE DI RAGUSA E’ SOTTOUTILIZZATA,

La cultura si presta a potere essere interpretata in vari modi. Fare cultura ha un significato e delle implicazioni così vaste che la nostra città merita una riflessione seria ed importante. A cominciare da piccoli, ma significativi, accorgimenti che basterebbe adottare per renderla davvero più a portata di mano”. E’ quanto affermano i componenti della segreteria Rinascita Democratica del Pd di Ragusa, il maestro Franco Cilia e la professoressa Agata Pisana, dopo avere preso atto degli orari di apertura al pubblico della biblioteca civica “Giovanni Verga” situata in via Zama. “La biblioteca – affermano Cilia e Pisana, pensiero condiviso da tutti i componenti della segreteria, in testa il segretario di circolo Tony Francone – è la casa del sapere, il punto di riferimento per chi vuole acculturarsi, luogo di confronto per la crescita culturale. Insomma, dovrebbe essere lo spazio in cui ogni città coltiva i propri progetti e i propri laboratori per puntare a soddisfare e a stimolare la sete di conoscenza dei giovani e dei meno giovani. E, invece, a parte l’assenza di iniziative del genere, la biblioteca di Ragusa parte già con un handicap notevolissimo. Gli orari di apertura. In pratica abbiamo una biblioteca, in città, che è chiusa al pubblico tre pomeriggi su cinque, il lunedì, il mercoledì e il venerdì mentre il sabato resta chiusa anche la mattina oltre che, naturalmente, anche durante le ore pomeridiane. E, come se non bastasse, visto che la cultura in estate va in vacanza, quando invece non dovrebbe, ad agosto resta chiusa tutto il mese per inventario. Ecco, basta riflettere soltanto su questo per comprendere come la situazione sia gestita con la massima approssimazione. Occorre intervenire. E trovare le occasioni per fare in modo che la biblioteca possa essere fruibile per periodi di tempo molto più ampi. E’ un problema di personale? E’ mancanza di volontà? Non si riesce a gestire il tempo in maniera più appropriata? Secondo noi, occorre trovare una via d’uscita da questa fruizione a tempo limitato della casa della cultura della nostra città”. Della questione, durante le scorse sedute del Consiglio comunale, si è già occupato il consigliere Mario D’Asta che, riportando le osservazioni di Cilia e Pisana, ha chiesto spiegazioni all’Amministrazione Piccitto sui motivi che spingono a gestire la biblioteca come se fosse un ufficio comunale simile a tutti gli altri. In più, D’Asta, assieme al collega Mario Chiavola, ha presentato una interrogazione sollecitando la Giunta Piccitto a organizzare la turnazione dell’apertura della biblioteca in modo tale da renderla fruibile tutti i giorni, compreso il sabato, dalle 9 alle 20 e di programmare la possibilità di assicurare la funzionalità anche durante il periodo mattutino nel mese di agosto.

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