L’ armatore della Mare Jonio: “Nessun intervento in cambio soldi ci hanno aiutato pagando parte delle spese sostenute da noi”

“Non vi e’ mai stato alcun accordo preventivo, tanto meno di natura economica, tra amministratori e dipendenti di Idra Social Shipping, da una parte, e la compagnia danese Maersk Tankers, dall’altra, in merito all’intervento effettuato dalla nave Mare Jonio l’11 settembre 2020 in soccorso delle persone che si trovavano a bordo della petroliera Maersk Etienne.”

Cosi’ intervengono il presidente e il vicepresidente della societa’ armatoriale, Alessandro Metz e Giuseppe Caccia, in merito al procedimento che li vede tra gli indagati dalla Procura della Repubblica di Ragusa. “Abbiamo incontrato per la prima volta i manager della Maersk Tankers – ricordano Metz e Caccia – un mese dopo la conclusione dell’operazione di soccorso.

Li abbiamo incontrati nel contesto di riunioni con le organizzazioni di rappresentanza degli Armatori danesi ed europei, con i quali stiamo da allora discutendo le problematiche delle navi mercantili che incrociano nel Mediterraneo e la comune richiesta affinche’ gli Stati europei rispettino gli obblighi relativi al coordinamento dei soccorsi e allo sbarco delle persone recuperate in mare.

In quella occasione ci hanno chiesto come potessero aiutare le nostre attivita’ umanitarie, politicamente e materialmente. Sulla base della Convenzione di Londra del 1989 sull’assistenza tra navi in acque internazionali – sottolineano – Maersk ha cosi’ parzialmente riconosciuto le spese aggiuntive sostenute da Idra Social Shipping per i servizi svolti in mare, come forma di sostegno alla nostra attivita’. Ne’ piu’ ne’ meno. Intendiamo continuare a collaborare con gli armatori commerciali, cosi’ come gia’ facciamo con le autorita’ marittime, al superiore fine della salvaguardia della vita umana in mare.”

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